Movida, scontro De Magistris-De Luca. Il prefetto di Napoli: “Armonizzare le decisioni”


Due ordinanze nel giro di poche ore riguardanti la movida hanno mandato in tilt i commercianti e i cittadini napoletani. Prima è arrivata l’ordinanza regionale firmata dal governatore Vincenzo De Luca che ha imposto il divieto di vendita degli alcolici da asporto a partire dalle 22, poi in serata è arrivata quella del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Cambiano gli orari di chiusura di alcuni esercizi commerciali (nel week end fino alle 3 di notte) con la vendita di bevande alcoliche d’asporto consentite fino alle 24 nella città partenopea ma a partire dal 1 giugno. In questo weekend sarà in vigore quindi l’ordinanza di De Luca.

Ma per i prossimi giorno perde valore l’ordinanza anti-movida voluta dal presidente della Regione Campania nel capoluogo. Per questo il prefetto di Napoli, Marco Valentin, lancia un appello ai due politici. Intervistato da ‘Il Mattino’ spiega:

“Ieri ho presieduto il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha affrontato anche le questioni legate alla città. Alla riunione c’erano anche il sindaco de Magistris e il vice presidente della Regione, Bonavitacola. E proprio in relazione alla questione assembramenti c’è stato un impegno comune, nell’ambito delle rispettive competenze, per armonizzare le rispettive decisioni. Durante la riunione si sono confrontate le rispettive posizioni e c’è stata piena condivisione sull’importanza per la leale collaborazione istituzionale”.

Il prefetto Valentin ribadisce che il rispetto delle misure di contenimento dipende anche e soprattutto dal comportamento dei singoli cittadini. Le forze dell’ordine sono infatti impegnate sul territorio ma devono far fronte anche ad altre esigenze come la lotta alla criminalità organizzata.

“Nel periodo che va dal 18 al 27 maggio sono stati impiegati 21 mila unità di personale solo per la sicurezza a fronte di 45.624 reati registrati: quasi il 50% in meno dello stesso periodo di un anno fa. In dieci giorni sono state arrestate 169 persone e denunciate 465”.

 

 


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