VIDEO. Napoli ricorda Floyd: in migliaia davanti al Consolato Americano per dire no al razzismo


In tanti hanno risposto all’appello lanciato via social. Un migliaio le persone che si sono ritrovate ieri pomeriggio davanti al Consolato Americano di Napoli per manifestare ed esprimere la propria indignazione per quanto accaduto a George Floyd.

Studenti, migranti, esponenti della rete antirazzista napoletana si sono ritrovati con cartelli, slogan, foto dell’afroamericano ucciso dalla polizia a Minneapolis. La frase simbolo di questa giornata è stata ‘I can’t breathe’, non riesco a respirare, pronunciata da Floyd poco prima di morire. Molti dei manifestanti hanno marciato indossando mascherine che riportavano tale scritta. Tantissimi i cartelli e le foto che raffiguravano l’afroamericano.

Eloquente il titolo scelto per l’evento organizzato in tutta Italia dai ‘Black Lives Matter’ (letteralmente, le vite dei neri contano): “Vogliamo respirare”. Il presidio ha infatti voluto condannare la violenza poliziesca che ha ucciso Floyd e, come si legge nella locandina:

“Esprimere solidarietà alle nostre sorelle e ai nostri fratelli afroamericani, per gridare che anche in Italia le vite dei migranti e rifugiati contano e che siamo stufi di dover vivere in centri d’accoglienza disumani, essere sfruttati e sottopagati nei lavori più duri”.

Alla manifestazione hanno partecipato anche alcuni amici di Ugo Russo, chiedendo verità e giustizia. Ma non è l’unico gesto che Napoli i napoletani hanno fatto pro Floyd. Lo street artist Jorit ha infatti realizzato un murales che raffigura il volto dell’americano. Un dipinto che vede anche altri personaggi celebri della lotta al razzismo (Martin Luther King, Malcom X, Angela Davis) che vuole spronare il mondo a cambiare. Basta ingiustizie e soprusi. Perché le vite dei neri contano.


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