Protesta Operai Whirlpool: la fabbrica finisce su Ebay in vendita a 1 euro


Non si placano le proteste dei circa 420 operai della Whirlpool della sede di Via Argine di Napoli. Dopo essere scesi ieri in strada per dire no alla chiusura dello stabilimento prevista per fine ottobre, oggi arriva una provocazione via web.

La sede partenopea della multinazionale americana finisce infatti in vendita su Ebay alla cifra irrisoria di 1 euro. Come si legge nell’annuncio:

“Causa incapacità di gestione delle politiche industriali cedesi fabbrica di lavatrici pluripremiata per affidabilità e qualità, sita in Napoli a pochi chilometri dal porto, adiacente alla rete ferroviaria e autostradale”.

E ancora:

“Si offrono incentivi statali “prendi i soldi e scappa” per dare l’illusione ai suoi 420 lavoratori e togliere la patata bollente al governo. Per info contattare il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli solo dopo cena essendo impegnato durante il giorno nelle dirette Facebook”. 

Nella scheda relativa al prodotto in vendita, è specificato che si tratta di un “oggetto usato, ma tecnologicamente avanzato”. Non è prevista la spedizione ma solo il ritiro in zona. Nessuna risposta via social è arrivata al momento dal ministro Patuanelli.

Questo è l’ennesimo tentativo da parte degli operai di muovere qualcosa. Sono ormai passati mesi ma la situazione della Whirlpool infatti non sembra sbloccarsi. Il 31 Maggio di un anno fa, come sottolineato dalla pagina Facebook ‘Whirlpool Napoli non Molla’ i vertici aziendali comunicano la chiusura e la cessione dello stabilimento di Napoli venendo meno agli accordi siglati ad Ottobre 2018 al ministero dello sviluppo economico. L’ accordo riguardava un piano di investimenti triennale all’interno del quale era previsto il rilancio del sito produttivo di Napoli. Dei 250 milioni di euro di investimenti previsti in Italia, 17 erano destinati al nostro sito. Ma ad oggi gli investimenti non sono arrivati e la multinazionale americana ha annunciato la chiusura della sede napoletana mettendo a rischio il posto di lavoro di oltre 400 operai.


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