Napoli, arrivano i nuovi direttori: la Cucciniello alla Biblioteca dei Girolamini, Mario Epifani al Palazzo Reale


Sono stati ufficializzati oggi dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini i nomi di 13 nuovi direttori di musei, biblioteche e parchi archeologici. Due di queste nomine riguardano anche la città di Napoli. A guidare la rinascita della Biblioteca e Complesso Monumentale dei Girolamini sarà infatti una donna.

E’ stata la Direttrice Generale Biblioteche, Paola Passarelli, a scegliere Antonella Cucciniello come direttore della Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini tra i nomi della terna indicata dalla Commissione. Direttrice della Direzione regionale Musei Calabria, storica dell’arte. Di comprovato livello professionale e scientifico, vanta una rilevante attività di gestione museale in ambito nazionale.

Edificato tra la fine del Cinquecento e la metà del Seicento, ampliato e riccamente dotato di opere d’arte nel corso del Settecento, diviene Monumento Nazionale nel 1866. I Girolamini, con la chiesa monumentale, la quadreria e la biblioteca, costituiscono una delle più importanti concentrazioni culturali della città di Napoli. La collezione, formatasi attraverso le donazioni avvenute a cavallo del XVI e XVII secolo, comprende opere di Agostino Tesauro, Giovan Filippo Criscuolo, Federico Zuccari, Jusepe de Ribera, Guido Reni.

Mentre il Direttore Generale Musei, Massimo Osanna, ha scelto i direttori dei 9 musei di II fascia tra cui il Palazzo Reale di Napoli. Alla sua guida ci sarà Mario Epifani. Direttore di Palazzo Chiablese presso la Soprintendenza ABAP di Torino, storico dell’arte presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte. Presenta una rilevante attività di gestione museale in ambito nazionale.

Fondato dal re di Spagna Filippo III d’Asburgo nel 1600 su progetto dell’architetto Domenico Fontana, poi ampliato nel Settecento e rinnovato infine nell’Ottocento dall’architetto Gaetano Genovese, Palazzo Reale è ricco di testimonianze storico artistiche. Dall’Appartamento Reale al Teatro di Corte alla Cappella Reale, gli spazi sono ornati da pitture, statue, arazzi e mobili d’epoca, mentre dalla fine del 2019 è stato riaperto il Giardino pensile, realizzato come “Giardino del Belvedere” presumibilmente verso la metà del Seicento.


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