Misurazione temperatura a scuola, il governo contro Campania e Piemonte: “Si fa a casa”


E’ ormai scontro tra il governo e le Regioni sulla scelta di misurare la temperatura agli studenti. Per il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina e per quello della Salute Roberto Speranza, la misurazione deve essere fatta a scuola. Per alcuni Regioni, in primis Piemonte e Campania, tale operazione deve avvenire a casa.

Non si comprende il motivo per cui il governo insista nel misurare la temperatura a casa. Un compromesso potrebbe infatti essere quello di misurarla sia a scuola che a presso la propria abitazione. Ma l’Azzolina non vuole cedere. E’ stata infatti impugnata al Tar l’ordinanza della Regione Piemonte che dava alle scuole il compito di misurare la febbre agli allievi all’ingresso. Se questo non era possibile, le famiglie devono fornire un’autocertificazione per dimostrare di averlo fatto a casa. Secondo il Ministro, la competenza sulla scuola è statale non regionale, quindi è illegittima l’ordinanza del governatore Cirio.

Tra le motivazione che spingono la Azzolina a favorire la misurazione a casa, come si legge nell’impugnativa, vi sarebbero presunti ritardi e una maggiore possibilità di contagio:

La raccomandazione contenuta nell’ordinanza della Regione Piemonte è tale da determinare un ingiustificabile ritardo nella misurazione della temperatura corporea dei bambini e degli studenti, che di fatto dovrebbe avvenire soltanto all’esito del percorso casa-scuola. La soluzione adattata dal Piemonte lungi dall’essere maggiormente protettiva della salute degli studenti e delle loro famiglie, va inibita, in quanto suscettibile di favorire la diffusione del virus”. 

Ma anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, la pensa come il suo collega piemontese. La temperatura va misurata a scuola:

“L’orientamento del governo è sbagliato, dicono di misurare la temperatura a casa la mattina, sono cose fuori del mondo, avete idea di cosa è la mattina in una famiglia normale, chi deve andare a lavoro chi prepara lo zaino. Abbiamo deciso di stanziare un bonus di 3 mila per gli edifici scolastici perché si dotino di termoscanner. Abbiamo una disponibilità di misuratori a pistola, daremo la possibilità ai dirigenti di acquistare quelli con la telecamera per non perdere tempo e non creare assembramenti”.

Ma il Ministro della Salute, Roberto Speranza, intervistato a La7, ribadisce: misurazione a casa.

“Sotto il 37 e mezzo si va scuola. L’idea è misurarla a casa perché questi ragazzi fanno un tragitto: questo significherebbe un rischio. Chiediamo uno sforzo alle famiglie nell’interesse di tutti quanti”. 


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