Chiaia, isola pedonale e chiusura baretti posticipata: “Il modo migliore per non far morire l’economia”


La zona di Chiaia diventerà isola pedonale. È la decisione del Comune di Napoli, volta ad impedire il passaggio delle auto per ampliare gli spazi evitando assembramenti. Inoltre, saranno introdotti nuovi orari di chiusura e nuove regole per occupare il suolo. Lo ha reso noto il sindaco Luigi De Magistris durante la trasmissione “Tagadà” su La7. Proprio lì, contestando le misure anti-covid prese dal Presidente De Luca, aveva anticipato le sue intenzioni in merito.

Queste le sue parole: “L’ordinanza emessa qualche giorno fa dal Presidente De Luca non c’entra nulla con la movida. Noi, invece, emetteremo un provvedimento con cui puntiamo ad evitare la concentrazione delle persone e distribuirle meglio in tutta la città. Riteniamo che questo sia il modo migliore per non far morire le attività economiche e per contrastare al meglio la pandemia.”

“Purtroppo l’ordinanza comunale non può superare quella regionale, fatto che costituisce un’incongruenza nazionale. Non ho intenzione di impugnare il provvedimento regionale perché ritengo che i conflitti istituzionali non vadano risolti in sede giudiziaria.”

Col provvedimento in arrivo, il primo cittadino spera in un ripensamento del Governatore: “Mi auguro che possa convincere De Luca a rivedere quell’orario sbagliato delle chiusure delle attività in uno spirito di leale cooperazione istituzionale. La nostra ordinanza, i cui effetti al momento restano sospesi, entrerà in vigore non appena quella regionale decadrà.”

La misura, dunque, entrerebbe in vigore dopo il 21 ottobre, data di scadenza dell’ordinanza regionale, salvo proroghe. Con essa cadrebbe la deregulation sull’occupazione del suolo per i baretti e sarebbe fissata la chiusura dei locali all’una di notte. Venerdì, sabato e domenica, invece, resterebbero aperti fino alle due.

Chiaia diventerà isola pedonale, consentendo l’accesso alle auto, nella zona dei baretti, soltanto ai residenti. Tuttavia, dovendo sottostare all’Unità di Crisi Regionale, dovrà essere sempre il Governatore ad accettare le nuove misure.

 


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