Vaccino anti-covid, Arcuri: “Entro 9 mesi avremo l’immunità di gregge”


Il prossimo 27 dicembre sarà una data storica: inizierà la campagna di immunizzazione della popolazione con il vaccino, che, secondo le parole di Arcuri, sarà raggiunta entro 9 mesi.

Il Vaccine Day, quindi, consisterà nelle prime somministrazioni del vaccino Pfizer in Italia. L’obiettivo è quello di raggiungere, entro la fine dell’estate, i 42 milioni di vaccinati, ovvero la soglia minima per poter ottenere l’immunità di gregge. Tale risultato permetterebbe di non doversi più preoccupare della diffusione virale del Covid-19. Un dramma continuo e che ha portato il bilancio delle vittime a 69.842 da febbraio ad oggi.

domenico arcuri

Abbiamo già la discreta certezza di 38 milioni per i primi tre trimestri: prima dose e richiamo per 20 milioni di italiani in nove mesi. Il faro sono quei 42 milioni di italiani: il 70%, l’immunità di gregge”. Ne parla al Fatto Quotidiano Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza Covid-19.

Pfizer ha assicurato che le prime diecimila dosi arriveranno un giorno prima del Vaccine Day europeo. Il carico sarà diviso per 21 e da Roma ripartiranno le dosi per venti presìdi regionali. I viaggi dalla capitale saranno gestiti dalle forze armate. Nei successivi, a partire dal secondo del 30 gennaio, la Pfizer porterà le dosi nei trecento centri regionali”.

Abbiamo condiviso la scelta dei luoghi e delle dosi del vaccino per regione – prosegue Arcuri – Il 98% dei siti individuati dispone già di cella frigorifera o ne disporrà nei primi giorni del 2021. Al restante 2% le stiamo comprando noi. In totale toccheranno all’Italia 202 milioni di dosi, il 13,4% dell’Ue. Subito da Pfizer ne avremo 27 milioni: 8,8 nel primo trimestre 2021, 8,1 nel secondo trimestre, 10,1 nel terzo.

E l’Ue sta negoziando con l’azienda per farcene arrivare altri 13,5 milioni. Se il 6 gennaio Ema approverà anche Moderna noi siamo pronti per riceverne 10,8 milioni: 1,4 nel primo trimestre, 4,7 nel secondo e altrettante nel terzo. E l’Ue sta negoziando perché ce ne arrivino altri 10,8 milioni”.

Sulla possibilità che ci sia un altro caos tipo mascherine, il commissario spiega che “il ‘sistema Italia’ di contrasto all’emergenza ha dieci mesi di esperienza e lavoro comune. I vaccini non sono un bene scarso come mascherine e ventilatori a marzo.

Abbiamo un piano strategico approvato dal Parlamento: tre settimane fa ci accusavano di non averlo. E abbiamo implementato il sistema informatico per seguire in tempo reale le vaccinazioni. Per l’Interpol c’è il rischio di furti dei vaccini. Il trasporto su gomma sarà scortato”.

Dopo la prima fase delle fasce deboli, spiega ancora, “non ci saranno corsie preferenziali, né un mercato dei vaccini. Saranno gratuiti per tutti ed obbligatori per nessuno. Quando avremo dosi sufficienti, speriamo tra il secondo e il terzo trimestre, tutti potranno facilmente vaccinarsi. Coinvolgeremo anche i medici di base ei pediatri. La promessa solenne è: non lasceremo una sola dose di vaccino nei nostri depositi”.

Quanto alle ‘misure di Natale’, “quelle del 3 novembre sono servite – afferma -. L’Rt è a 0,8 e si abbasserà ancora. Prima delle zone a colori era il doppio. La situazione sarà più sotto controllo. È un ulteriore sacrificio, ma s ‘intravede la luce. Spero che il 7 gennaio si vada a scuola? I prefetti stanno facendo un lavoro straordinario per connettere trasporti e scuola e consentire la riapertura”.


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