Vaccino covid, obbligatorietà dei medici diventa un dilemma: “Sospensione a chi rifiuta”


In queste ore c’è una domanda che attanaglia il personale sanitario italiano ed è relativo alla presunta obbligatorietà di sottoporsi al vaccino anti covid. Alcuni medici si sono detti favorevoli a renderlo obbligatorio soprattutto nel caso in cui i vaccinati non siano più contagiosi per gli altri, mentre alcuni invece sono contrari.

Domenica 27 dicembre è stata una giornata storica per l’Italia e le altre nazioni europee. In questa data infatti è cominciata la più grande vaccinazione di massa della storia realizzata in contemporanea in diversi stati. Tutto questo per debellare il male che ha afflitto il mondo intero per tutto il 2020 e che ancora miete vittime.

Tra le idee più forti c’è quella di Giuseppe Ippolito. Il Direttore scientifico dell’ospedale Spallanzani di Roma ha dichiarato che coloro che non vogliono sottoporsi al vaccino debbano essere considerati non idonei al lavoro che svolgono.

Intanto a Pavia il caso più eclatante. Secondo quanto riporta l’Ansa infatti solo 2 operatori su 10 sono disposti a iniettarsi il vaccino.

Queste le parole del presidente della Consulta di Bioetica Maurizio Mori ad Ansa: “Renderei obbligatorio il vaccino anti-Covid solo quando sarà chiarito che la persona vaccinata non è più contagiosa per gli altri, ossia che il vaccino garantisca sia il vaccinato che chi ancora non ha avuto la dose. In questa fase bisogna essere duttili. Insistere sull’obbligo finirebbe per provocare solo delle alzate di scudi. Questo è un momento in cui serve maggiore chiarezza, far capire alla gente che se il vaccino è sicuro. Farlo è nell’interesse sia dell’individuo che della collettività.”

Queste invece le parole di Lorenzo D’Avack, presidente del comitato nazionale  di bioetica: “Sarei abbastanza cauto rispetto all’ipotesi di obbligatorietà per il vaccino anti-Covid. Ritengo che eticamente obbligare ad un trattamento sanitario debba rappresentare assolutamente un’eccezione. In questa prima fase, è fondamentale incentivare la propaganda a favore delle vaccinazione. L’obbligo dovrebbe essere considerato come una extrema ratio”.

Giuseppe Ippolito, Direttore scientifico dello Spallanzani: “Tutti gli operatori sanitari, a partire dai medici, devono vaccinarsi contro il Covid e se non vogliono essere vaccinati devono essere sospesi dal servizio perchè, appunto, non possono essere idonei al servizio che svolgono. Delle categorie professionali che devono essere vaccinate assolutamente. Questo per proteggere se stessi ma anche gli altri, per i contatti estesi che le stesse categorie devono avere con la popolazione. Chi non lo accetta non può esercitare quelle determinate professioni. Tutti gli operatori sanitari non possono esimersi dall’essere vaccinati, poichè rappresentano fonti di rischio per gli altri. Andrebbero sospesi dal servizio, poichè non idonei al suo svolgimento”.


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