Arriva la Marmellata della Reggia di Caserta: a produrla un centro antiviolenza di Casal di Principe


Le arance della Reggia di Caserta come sinonimo di libertà. Sono le donne di un centro antiviolenza di Casal di Principe (in provincia di Caserta) a realizzare la marmellata grazie alle arance prodotte nei giardini del Parco Reale, storica residenza borbonica.

Un progetto sperimentale e di impegno civile che vede in prima linea il laboratorio di “Le ghiottonerie di Casa Lorena”, centro antiviolenza realizzato all’interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata. Le arance, invece di essere destinate al macero, trovano quindi una nuova vita. La stessa nuova vita che cercano le donne che le lavorano.

LA MARMELLATA DELLA REGGIA DI CASERTA

Come fa sapere in un comunicato la Reggia di Caserta:

“Nel corso dei suoi oltre 20 anni di attività, la onlus ha progettato e realizzato, tra gli altri, servizi di prevenzione e contrasto della violenza contro le donne e i minori. Dal 2012 ha attivato a Casal di Principe, in un bene confiscato alla criminalità organizzata, “Lorena casa delle donne contro la violenza” e al suo interno “Le Ghiottonerie di Casa Lorena”, un laboratorio che sostiene l’autonomia e l’inserimento lavorativo di donne in condizioni di particolare difficoltà che si sono liberate dalla violenza.

L’Istituto museale e la cooperativa hanno quindi condiviso un progetto sperimentale di raccolta di agrumi prodotti da circa 300 alberi del Parco Reale, ad oggi destinati alla macerazione naturale o allo smaltimento oneroso. Le arance, raccolte nella giornata di oggi nella Flora, nel Parco Reale e nel Giardino Inglese, verranno utilizzate per produrre confetture ad opera delle donne attive nel laboratorio. I prodotti realizzati saranno oggetto di un co-branding Reggia di Caserta e coop. Eva anche ai fini della loro commercializzazione”.

È in arrivo la Marmellata delle Regine! 🍊

Pubblicato da Le Ghiottonerie di Casa Lorena su Mercoledì 13 gennaio 2021

 

Anche il Tg1 delle 20, in onda ieri, ha voluto raccontare questa bella storia di riscatto che parte da Flora, per anni vittima di un marito violento:

“Oggi mi vivo una seconda vita, voglio solo vivermi il bello”.

 

 

 


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