Addio all’ambasciatore italiano Luca Attanasio ucciso in Congo: a ottobre era stato premiato a Camerota


Il nostro Paese piange la scomparsa del giovane ambasciatore italiano in Congo, Luca Attanasio, del carabinieri che era con lui in scorta, Vincenzo Iacovacci, e dell’autista. I tre sono stati uccisi in un attentato tra Goma e Bukavu. Sulla dinamica e il movente sono ancora in corso accertamenti. Una morte improvvisa che ha sorpreso l’ambasciatore, da sempre impegnato in missioni umanitarie, mentre era a bordo di una autovettura in un convoglio della MONUSCO, la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo.

Luca Attanasio a ottobre era stato premiato a Licusati, frazione di Camerota in provincia di Salerno, del Premio Nassirya per la Pace. In quell’occasione aveva conosciuto il sindaco di Marina di Camerota che oggi ha deciso di postare sulla pagina del Comune un post in suo ricordo:

È morto colpito da un attacco armato l’ambasciatore Luca Attanasio che l’anno scorso, ad ottobre, era stato premiato a Licusati al Premio Nassirya per la Pace. L’attacco è avvenuto alle 9 ora italiana presso la cittadina di Kanyamahoro. Nella zona dei monti Virunga, tra Congo Ruanda e Uganda, operano molti gruppi armati e spesso prendono di mira i ranger del parco. Il sindaco di Camerota, Mario Salvatore Scarpitta, e l’amministrazione comunale, esprimono profondo cordoglio”. 

È morto colpito da un attacco armato l’ambasciatore Luca Attanasio che l’anno scorso, ad ottobre, era stato premiato a…

Pubblicato da Comune di Camerota su Lunedì 22 febbraio 2021

Anche il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha voluto ricordare l’ambasciatore e il carabiniere.

“Oggi è una giornata buia e molto triste per il nostro Paese. Abbiamo appreso con grande sgomento e immenso dolore della morte del nostro Ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio, e di un militare dell’Arma dei Carabinieri, Vittorio Iacovacci. Due servitori dello Stato che ci sono stati strappati con violenza nell’adempimento del loro dovere. Non sono ancora note le circostanze di questo brutale attacco e nessuno sforzo verrà risparmiato per fare luce su quanto accaduto. Riferirò il prima possibile in Parlamento. Oggi lo Stato piange la perdita di due suoi figli esemplari e si stringe attorno alle loro famiglie e ai loro amici e colleghi alla Farnesina e nell’Arma dei Carabinieri”.

 


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