Bagnoli, i volontari puliscono le spiagge in degrado. L’assessore Menna: “Non è di nostra competenza”


La spiaggia di Coroglio è un fazzoletto di terra che si estende tra l’omonimo borgo e la collina di Posillipo. Un tempo luogo rinomato per i bagni e le cure termali, oggi dopo un secolo di attività industriali e di abbandono si presenta come una discarica a cielo aperto in cui trovare qualsiasi cosa. Bottiglie di plastica, barche alla deriva, elettrodomestici, il tutto tra la sabbia e l’erba incolta che ha raggiunto un’altezza tale da far invidia ad una giungla. “C’è anche dell’amianto in giro” – sostiene Dario Catania, che con la sua associazione N’ Sea Yet prova a sensibilizzare la cittadinanza al rispetto dell’ambiente. “Altra cosa pericolosa che troviamo sono le reti dei mitili, che rompendosi vanno ad intrappolare la fauna marina e mettono a rischio tutto l’ecosistema. Noi collaboriamo con altre realtà associative e organizziamo giornate di sensibilizzazione con il Comune, ma sia chiaro che non ci vogliamo sostituire alle istituzioni, a noi interessa promuovere un’educazione ambientale. Che noi puliamo, e poi la gente torna e sporca di nuovo, non serve”.

Il Lido Pola è un collettivo che segue già da diversi anni la vicenda Bagnoli. “Il Comune dovrebbe fare vigilanza ed evitare di far entrare le persone che vengono qui a sversare rifiuti” – denuncia Marina Farina – “Qua la messa in sicurezza non è mai stata fatta, c’è solo una scogliera per evitare giusto l’inquinamento dal mare. Tutta la costa poi è interdetta alla balneazione, ma d’estate i bagnanti vengono lo stesso, con gli abusivi che si mettono qui a dare gli ombrelloni. Anche l’altra spiaggia, quella di Cala Badessa, è interdetta a causa delle frane e delle fognature”.

Stiamo aderendo all iniziativa di pulizia dell’ arenile sud di coroglio, con le associazioni N’ Sea Yet , Prendi 3 ,…

Pubblicato da Lido Pola su Sabato 6 marzo 2021

 

Tra i volontari c’è anche Valerio Di Pietro, portavoce nazionale di Round Table: “Il nostro obiettivo non è solo sensibilizzare, tra due mesi acquisteremo quattro Seabin, dei bidoni galleggianti utilizzati per raccogliere i rifiuti dispersi in mare. Con le istituzioni ci parliamo, ma dal punto di vista fattivo non si vede granché, qui bisognerebbe fare almeno la manutenzione ordinaria. Il fatto è che l’interdizione della spiaggia diventa per loro un salvacondotto, un pretesto per non agire”.

COME SARA’ LA BAGNOLI POST BONIFICA

Per capire di chi sono le competenze sulla manutenzione ordinaria, Vesuvio Live ha chiesto lumi all’assessore del Comune di Napoli con delega al mare Lucia Francesca Menna: “Con l’Autorità portuale abbiamo stilato un protocollo d’intesa dove sono indicati i tratti di spiaggia in cui come Comune abbiamo competenza” – spiega l’assessore . “Noi su Bagnoli abbiamo in gestione il lido comunale (nei pressi della discoteca l’Arenile, ndr), Cala Badessa e la spiaggia di Coroglio sono entrambe interdette, e sono di competenza dell’Autorità portuale. In particolare Cala Badessa è pericolante, noi non possiamo lavorarci lì, la responsabilità per la sistemazione del costone spetta all’Autorità portuale e alla Città metropolitana. Il nostro obiettivo rimane quello di assicurare spiagge libere, pulite e attrezzate per i cittadini”.


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