Covid, la Cina “copia” De Luca: certificato vaccinale per la ripresa economica


E’ ormai più di un anno che la nostra vita è completamente cambiata, i gesti quotidiani che prima ci sembravano così normali ora sono lontani anni luce. Ora prendere un aereo e partire non solo è rischioso ma è principalmente vietato (se non per motivi di lavoro o salute). Ad allearsi però con la gente ci sono i vaccini che pian piano stanno immunizzando una piccola parte di popolazione. Ed è proprio grazie ai vaccini che un settore come il turismo – colpito gravemente dalla crisi covid – potrebbe riprendersi più rapidamente. La Cina infatti ha lanciato il passaporto vaccinale, primo Paese al mondo a farlo. Il certificato, digitale o cartaceo, che prova l’immunizzazione del possessore, è disponibile per i cittadini cinesi che lo richiederanno.

Il suo scopo è di “aiutare a promuovere la ripresa economica mondiale e a facilitare i viaggi oltre confine“, ha spiegato il ministero degli Esteri di Pechino, come riferisce AdnKronos. Il passaporto al momento non è obbligatorio ed è il primo di questo tipo emesso al mondo.

Paesi come Stati Uniti e Gran Bretagna stanno pensando a questa agevolazione. Anche l’Oms ha annunciato un passaporto vaccinale per facilitare lo spostamento tra le persone. Il primo però a parlare di certificato vaccinale, non solo utile per gli spostamenti, ma per la vita quotidiana, è stato il Presidente della Campania Vincenzo De Luca.

La sua idea è quella di un attestato di avvenuta vaccinazione che i cittadini dovranno esibire per accedere nei luoghi pubblici, dal cinema al ristorante. Ciò per garantire elevati standard di sicurezza e offrire diversi servizi alla popolazione.


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