Astrazeneca, l’autopsia del bidello morto: nessun nesso tra decesso e vaccino


Sono stati resi noti i primi risultati dell’autopsia per far luce sulla morte di Vincenzo Russo, il bidello di Afragola deceduto all’ospedale Villa dei Fiori di Acerra due giorni dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca. Al momento, i medici del Secondo Policlinico di Napoli hanno escluso il nesso tra decesso e dose vaccinale.

Autopsia su Vincenzo Russo: morto a pochi giorni dal vaccino

L’operatore scolastico, in servizio presso l’istituto Viviani di Casalnuovo, si era vaccinato presso il centro della Mostra d’Oltremare e pare che, una volta rientrato in casa, avrebbe avvertito fin da subito spasmi intestinali e nausea. L’uomo soffriva già di problemi cardiovascolari e, come riferito dalla moglie, soltanto l’anno precedente si era rivolto ai medici a causa di una trombosi venosa.

La donna ha raccontato: “Domenica ha fatto il vaccino ma stava bene. Lunedì è andato a scuola e dopo un po’ ha iniziato ad accusare dei brividi. Così ha chiesto al preside di tornare a casa. Gli stessi sintomi sono ricomparsi la sera: non aveva febbre, ma si sentiva tutto indolenzito. Pensavamo fosse la normale reazione al vaccino”.

La situazione sarebbe peggiorata di lì a poco: “All’improvviso si è irrigidito e stava per cadere come è avvenuto già con mio padre la scorsa settimana dopo avere la vaccinazione con Moderna due giorni prima”.

Stando ai primi risultati dell’esame autoptico non vi sarebbe alcun rapporto causale tra l’iniezione con Astrazeneca e il decesso avvenuto pochi giorni dopo. Intanto, per questo ed altri eventi avversi riscontrati, l’Aifa ha deciso, in via precauzionale e momentanea, di sospendere l’utilizzo del vaccino su tutto il territorio nazionale. Inizialmente il blocco riguardava soltanto alcuni lotti, compreso il lotto ABV6096 del quale faceva parte la fiala somministrata al bidello deceduto.

Le indagini proseguono e le cause della morte di Vincenzo Russo saranno accertate in seguito, quando saranno portati a termine ulteriori esami, compreso quello istologico. Una vicenda simile a quella che ha colpito Sonia Battaglia, una docente ricoverata in gravissime condizioni all’Ospedale del Mare. Anche in questo caso resta da accertare l’eventuale nesso con la somministrazione del vaccino Astrazeneca avvenuta pochi giorni prima.

 

 


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