Teresa Filangieri, la filantropa napoletana che costruì il primo ospedale chirurgico per bambini d’Italia


Napoli ora ha una nuova strada, via Teresa Filangieri Fieschi Ravaschieri (già via della Croce Rossa). Alla filantropa e scrittrice partenopea è stata infatti intitolata una via nel quartiere Chiaia, a pochi passi dal primo ospedale chirurgico per bambini in Italia. Un’opera da lei fortemente voluta nel 1879 e nata in ricordo di sua figlia Lina, scomparsa ad appena dodici anni.

CHI ERA TERESA FILANGIERI

Teresa Filangieri Fieschi Ravaschieri era una donna dal cuore e dal sangue nobile. Istruita e colta date le sue origini, era infatti la nipote del celebre filosofo e giurista Gaetano Filangieri, figlia del generale Carlo Filangieri e sorella minore di Gaetano Filangieri, principe di Satriano. Nata a Napoli nel 1826, dedicò tutta la sua vita agli ultimi. Una vera filantropa dato che accolse presso la sua abitazione alcuni giovani mendicanti trovati per le vie della città e decise di educarli e trasformarli in suoi domestici. Ma non erano pochi i poveri che aiutava con generose donazioni. Come gli eventi di beneficenza da lei creati e il cui ricavato andava direttamente ai più bisognosi. Durante la sua giovinezza infatti, frequentò i più prestigiosi salotti nobiliari della città, incontrando Paolina Craven Laferonnays (moglie del diplomatico inglese August Craven) e le sue sorelle. Con loro organizzava gli spettacoli teatrali. Per quanto riguarda la sua vita privata, nel 1847 sposò Vincenzo Fieschi Ravaschieri, duca di Roccapiemonte, da cui nacque Lina.

A Teresa Filangieri poi si deve la nascita nel 1879 del primo ospedale chirurgico per bambini nel nostro Paese, nato nel cuore di Chiaia in ricordo proprio della figlia prematuramente scomparsa nel 1861. In questa opera, che ottenne il finanziamento anche della coppia reale, la donna investe quasi tutto il suo patrimonio. Come si legge in una targa:

“Questo ospedale per bambini in memoria di Lina, figliuola unica e dilettissima morta a 12 anni, ha eretto la madre sua Teresa Filangieri Fieschi Ravaschieri, la quale a tanto dolore solo la carità pe i poverelli ha trovato conforto”.

Durante il colera che colpì la città di Napoli nel 1873, il Comitato organizzato per i soccorsi le affida l’organizzazione delle cucine popolari gratuite, un ruolo estremamente importante data la propagazione del contagio nelle classi poveri. Ma non è l’unico incarico di rilievo, durante la Campagna d’Africa di fine novecento, Teresa Filangieri fu a capo della Croce Rossa. Anche qui si distinse per il suo buon cuore offrendo la sua maestosa villa di Pozzuoli ai reduci italiani della battaglia di Adua in Etiopia. Accanto alla sua attività filantropa, la donna affianca quella di scrittrice. Nel 1879 pubblicaStoria della carità napoletana’, opera in quattro volumi, mentre nel 1892 una raccolta di lettere e memorie dedicata all’amica Paolina. Morì a Posillipo il 10 settembre 1903 dopo aver scritto ‘Come nacque il mio ospedale’.

Oggi l’importante riconoscimento da parte del Comune di Napoli con una strada che porta il suo nome.

Una donna che va ricordata insieme a tante altre donne che hanno fatto la storia di Napoli e dell’Italia.

Questa mattina abbiamo apposto la targa del nuovo toponimo dedicato a Teresa Ravaschieri, in quella finora denominata…

Pubblicato da Alessandra Clemente su Mercoledì 17 marzo 2021

A Teresa Filangieri è stato dedicato anche un libro da cui è presa la foto copertina.


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