Vaccino, solo il 14,7% degli over 80 ha ricevuto la doppia dose. La scadenza era fissata a fine marzo


Covid – a rilento la vaccinazione degli ultraottantenni. La campagna vaccinale nelle ultime settimane ha dovuto affrontare diversi ostacoli che ne hanno rallentato il percorso. Il primo, quello più palese, è il blocco delle dosi di AstraZeneca dopo alcuni casi sospetti di morte. L’Ema però ha dato il via libera alla somministrazione del vaccino inglese ma, in giro c’è una psicosi di paura difficile da superare. Ieri infatti in tutta la Campania, sono state somministrate solamente 12 mila dosi, numeri ben lontani dalla soglia delle 40 mila dosi al giorno necessarie a centrare l’obiettivo di vaccinare tutta la popolazione campana entro il 2021.

C’è però ancora un altro problema, questa volta presente su tutto il territorio nazionale. Secondo “Open“, gli ultraottantenni che hanno ricevuto la doppia somministrazione del vaccino sono appena il 14,7%, e quelli che hanno ricevuto almeno la prima dose non sono nemmeno un terzo del totale, il 28,2%. Secondo le più rosee aspettative, la campagna vaccinale per questa categoria doveva concludersi dopo il primo trimestre del 2021, e invece l’obbiettivo è ben lontano.

Inizialmente l’idea, annunciata dal ministro Roberto Speranza quando è cominciata la campagna, era quella di somministrare il vaccino agli ultraottantenni entro fine febbraio. Poi, dopo i ritardi sulle forniture che hanno coinvolto Pfizer, la data era stata fissata inevitabilmente a un mese dopo. Man mano, però, l’orizzonte si è allontanato sempre di più: probabilmente non si riuscirà a coprire gli anziani prima di maggio, quando partirà la vaccinazione di massa.

Il Paese dunque sta fronteggiando la sua terza ondata di covid senza aver messo in sicurezza la categoria maggiormente colpita e stroncata dal virus. L’unica nota positiva riguarda le Rsa dove, pur con una certa lentezza, si è arrivati all’89,1% delle coperture.

La media nazionale è del 14,7% ma, la situazione, varia da regione a regione. La più encomiabile è la Provincia Autonoma di Bolzano con il 38% degli over 80 vaccinati (che hanno ricevuto, cioè, la doppia dose). Subito dopo c’è la provincia autonoma di Trento (33,3%), la Basilicata (30,5%), la Campania (23,2%) e il Lazio (22,8%).

A chiudere la classifica è la Sardegna con appena il 2,8% degli anziani vaccinate. Non sono messe molto meglio però Toscana (5,3%), Calabria e Puglia – rispettivamente 7,6% e 9,01%. Tra le ultime posizioni anche la regione che ha avuto più danni in quest’ultimo anno di pandemia: la Lombardia (11,1%).


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