Caos vaccini over 80 in Lombardia, l’ex sindaco di Milano Albertini: “Mossa improvvisata, più napoletana che lombarda”


L’eccellenza della sanità lombarda è stata messa a dura prova con il covid. La gestione dell’emergenza infatti ha riscontrato più di un problema al punto che l’assessore al Welfare Giulio Gallera è stato sostituito da Letizia Moratti. Ma non solo, la piattaforma di adesione per prenotare i vaccini è andata in tilt, spingendo il governo a intervenire e affidare tutto a Poste Italiane.

Alcuni anziani, dopo mesi, non sono stati chiamati per ricevere la loro dose. Tra questi vi era anche la nonna di Fedez. Chiara Ferragni allora ha denunciato l’accaduto via instagram e immediatamente è arrivata la telefonata delle autorità per convocare la nonna del marito. Asl che poi si è difesa dal presunto favoritismo dichiarando che non era stata chiamata prima per mancanza di dati nella pratica. Di questo e degli altri problemi lombardi si è discusso nel corso della puntata di ieri sera di ‘Stasera Italia’. Ospite in studio anche l’ex sindaco di Milano, Albertini che si è lasciato andare a una frase razzista nei confronti dei napoletani.

ALBERTINI SUL CAOS VACCINI IN LOMBARDIA

Barbara Palombelli infatti parla degli over 80 (non ancora chiamati) che potranno recarsi in massa a fare il vaccino e chiede all’ex primo cittadino:

“Questa fiumana di over 80 che si recheranno in massa, non è entusiasticamente come organizzazione. Difendo sempre la Lombardia e Bertolaso ma questa mi sembra una mossa strana. Albertini, se lo aspettava dalla sua bella sanità, la sua bella Milano?”.

Netta e fuori luogo la risposta di Albertini:

“E’ una mossa strana, non lombarda ma improvvisata direi potrebbe essere più napoletana che lombarda”.

Subito la conduttrice lo stoppa, evidenziando l’eccellenza della Campania sia nella gestione dei malati covid (con il numero più basso di decessi) che nella percentuale di somministrazione dei pazienti over 80:

“Non facciamo queste distinzioni perché in questa situazione ci sono veramente aree di eccellenza in tutta Italia a prescindere da Nord-Sud”.

Albertini però rincara la dose:

Sono delle condizioni del tutto anomale, una reinvenzione delle tipologie territoriali. La sanità lombarda prima della pandemia era riconosciuta non solo in Italia ma anche all’estero come un’eccellenza nazionale, l’attivo nel bilancio non lo ha nessuna altra Regione. E arrivavano in tutto il mondo per farsi curare. Il fatto che la Lombardia è in questa situazione drammatica dipende dalla riforma Maroni”.


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