Napoli, svolta sul crollo agli Incurabili: scavi abusivi avrebbero provocato il disastro


Sul crollo avvenuto all’interno della chiesa dell’Ospedale degli Incurabili, che risale al marzo del 2019, sarebbero emerse nuove possibili cause. La Procura di Napoli, stando a quanto rende noto ‘Il Mattino’, è al lavoro per valutare l’ipotesi secondo cui sarebbe stato un intervento di edilizia privata a determinare il disastro.

Crollo Incurabili: nuove possibili cause

A crollare era stata una volta di sostegno del pavimento retrostante l’altare maggiore della Chiesa Santa Maria del Popolo degli Incurabili. Il cedimento danneggiò anche la tomba di Maria D’Ayerba (co-fondatrice dell’Ospedale degli Incurabili) e parte del coro ligneo. Anche il locale sottostante, adibito a garage ad uso privato, subì alcuni danni.

Per fortuna non si registrarono perdite umane ma il patrimonio culturale della città ne è stato profondamente segnato. In sostanza, stando alle ipotesi avanzate, il pavimento sarebbe crollato in quanto privato dei sostegni necessari nel sottosuolo. Probabilmente un muro portante sarebbe stato abbattuto dal garage sottostante per ricavare maggior spazio da mettere a disposizione delle auto.

I magistrati avrebbero già notificato la conclusione delle indagini al proprietario del garage con l‘ipotesi di reato di disastro colposo. Proprio lui fu il primo ad accorgersi del crollo, a seguito del forte boato avvertito dai residenti della zona durante quella notte. Da allora fu decretata la chiusura immediata dei reparti ospedalieri con tempestivo trasferimento dei pazienti in diverse strutture sanitarie del Napoletano.

 


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