Omicidio Maurizio, Don Mimmo Battaglia: “Dolore e indignazione. Una vittima innocente, un papà impegnato a soccorrere la figlia”


La morte di Maurizio ha sconvolto tutti. L’uomo è stato aggredito a accoltellato da un gruppo di persone (poi identificate) per apparenti motivi di mobilità. La figlia infatti aveva spostato delle sedie e parcheggiato lì la sua auto ma al ritorno aveva trovato le gomme squartate. A quel punto aveva chiamato il padre, che arrivato sul posto, è stato colpito a morte.

Sgomento per la sua uccisione è stata espressa dall’arcivescovo Don Mimmo Battaglia che scrive in un comunicato:

Dolore e indignazione accompagnano la notizia legata all’uccisione di Maurizio Cerrato, per la brutale aggressione da lui subita a Torre Annunziata la sera del 19 aprile per soccorrere la figlia Maria Adriana, “colpevole” di aver parcheggiato l’auto in un posto “riservato”. L’indignazione è per il perpetuarsi di delitti, violenze, soprusi sanciti da un abusivo codice del diritto in virtù del quale un manipolo di prepotenti si permette di condannare chi giorno per giorno, con semplicità e senso del dovere, cerca di vivere la propria vita, nel rispetto della sana e santa convivenza umana e civile. Il dolore diventa suffragio per l’anima di Maurizio e compassione per la sua famiglia e per l’intera comunità di Torre Annunziata. Alla famiglia la nostra vicinanza e il nostro impegno. L’umana pietà non può bastare e non rende giustizia ad una vittima innocente! È doveroso riconoscere nella vittima un padre impegnato a soccorrere senza fare violenza!”.

Poi Don Mimmo Battaglia lancia un appello:

La Speranza però non può venir meno! La speranza nelle istituzioni, che sono chiamate a fare la loro parte, vincendo la tentazione del facile consenso, la speranza nella società civile perché non ceda a forme di arrendevolezza o peggio ancora di atteggiamenti omertosi, la speranza nella comunità ecclesiale perché non ceda al pessimismo, ma inviti ad ancorare sempre più la fede in Gesù che è capace di fare nuove tutte le cose. In questo momento così grave, affidiamoci alla nostra Madre perché asciughi le nostre lacrime e colmi il nostro cuore di consolazione.” 


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