Napoli, Progetto Donna della Breast Unit dell’AOU Federico II per vincere il tumore al seno


Partito il Progetto Donna della Breast Unit dell’azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli, che dà massima attenzione alla donna e ai problemi legati alla mammella.

Cos’è il Progetto Donna?

Questo progetto, voluto fortemente dal direttore generale Anna Iervolino e dal direttore sanitario Emilia Vozzella, è diretto da Francesco D’Andrea, direttore del dipartimento di chirurgia plastica. Il percorso della Breast Unit ha un valore aggiunto rispetto agli altri centri di senologia. Infatti oltre a curare il tumore mammario contempla contemporaneamente anche la ricostruzione della mammella stessa. Di quest’ultima fase se ne occupa anche Ivan La Rusca, chirurgo plastico di Napoli, in particolare medico specializzato in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, che ha collaborato con la Facoltà di Medicina e Chirurgia Federico II di Napoli.

Cos’è una Breast Unit?

Le Breast Units sono dei centri multidisciplinari di senologia, non necessariamente luoghi fisici bensì dei percorsi multidisciplinari che vanno dalla diagnosi del cancro, agli esami, alla riabilitazione post-operatoria fino all’assistenza fisica e psicologica. Al suo interno prevede anche la collaborazione con un’associazione di volontariato.

Nel 2014 , la Conferenza Stato-Regioni ha approvato le “Linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed assistenziali della rete dei centri di senologia”: ovvero le Regioni dovevano adeguarsi ed istituire entro il 2016 le Breast Unit. Ognuno può richiedere che il diritto alla salute delle donne venga rispettato in quanto è stato dimostrato che quando si viene curate in una di queste unità specializzate la probabilità di guarire dal cancro al seno aumenta del 18%. Secondo l’intesa ogni Regione deve avere una rete di centri di senologia multidisciplinari in cui ognuno deve trattare almeno 150 nuovi casi ogni anno e deve avere un team di almeno 6 professionisti.

Si deve garantire quindi la presenza di un’equipe multidisciplinare: radiologo senologo, tecnici di radiologia, anatomo-patologo, chirurgo senologo e onco-plastico, oncologo senologo, radioterapista, infermiere di senologia, data-manager. Le donne vengono prese per mano ed accompagnate nel percorso terapeutico. Viene effettuato lo screening mammario (50-69 anni ogni 2 anni), gli esami di radiologia, il primo colloquio con medici e associazioni, l’accettazione, le operazioni chirurgiche, la radioterapia ed i controlli post-cura.

Inoltre ogni Breast Unit possiede anche un ambulatorio dei tumori eredo-familiari (TEF) per le donne che vengono individuate come soggetti a rischio eredo-familiare. Questo è costituito da oncologi medici esperti in oncogenetica e di una psico-oncologa. I pazienti ad alto rischio che entrano a far parte di questo percorso vengono sottoposti a counseling oncogenetico, vengono interpretati i risultati dei test genetici, vengono date indicazioni sulle terapie farmacologiche e pianificato il follow-up (screening del rischio di neoplasie).

Il percorso specifico dell’AOU Federico II

La paziente con sospetto tumore mammario verrà indirizzata dal medico di medicina generale verso la Breast Unit della Federico II. L’accesso avviene tramite registrazione al CUP entro 10 giorni lavorativi dalla richiesta, per le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni che hanno aderito ai programmi di screening delle Asl, per le donne con sospetto di neoplasia maligna e con neoplasia maligna accertata. Possono entrare anche le pazienti che hanno già iniziato il percorso di cura in un altro centro. Viene presa in carico, viene affidata al percorso diagnostico (screening e diagnosi), viene trattato il carcinoma (localizzato ed operabile, avanzato ed inoperabile, metastatico), sottoposta al follow-up (serie di indagini diagnostiche).

Nello specifico del percorso della Federico II viene contemplato anche un servizio di preservazione della fertilità. Infatti alle cure antitumorali è associato il rischio di infertilità temporanea o permanente con la riduzione dei follicoli primordiali e dell’alterazione dell’equilibrio ormonale. Inoltre è prevista anche la terapia del dolore, per donne con tumore in stadio avanzato, con un servizio di cure palliative. E’ disponibile anche un’unità mammografica mobile con mammografo digitale, legata al progetto TELESAL in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana che ha come obiettivo la trasmissione in via satellitare delle immagini mammografiche a centri dotati di apparecchiature di alta definizione per la lettura, come quella del Policlinico Federico II.

Dove sono collocate le Breast Unit in Campania?

I vantaggi di curarsi in una Breast Unit sono molteplici, dall’essere seguiti da uno staff tecnico agli elevati standard di cura con terapie innovative. Essi sono stati individuati dalle Regioni sulla base delle linee ministeriali. In Campania questi centri si trovano all’Ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, Ospedale Cardarelli, Istituto Nazionale Tumori del Pascale, Policlinico Federico II, Clinica Mediterranea, Primo Policlinico di Napoli, Villa Betania, Ospedale Moscati di Avellino, Ospedale Ruggi di Salerno, Ospedale Rummo di Benevento.

I Dati sul tumore al seno

Sono allarmanti i dati relativi al 2020 in Italia, secondo l’ultimo rapporto Aiom-Airtum: il tumore più frequentemente diagnosticato è il carcinoma mammario (54.976, pari al 14,6% di tutte le nuove diagnosi di tumore).

In Campania ogni anno si contano oltre 3.200 nuovi casi di cancro al seno e con circa 28.000 casi prevalenti, è la regione del Sud Italia con il maggior numero di donne che attualmente combattono la malattia.


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