Vaccino, richiami nei luoghi di vacanza: Figliuolo dà l’ok

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AGGIORNAMENTO 13.36: Come riferisce Ansa, “È appena arrivata la lettera del generale Figliuolo che autorizza i richiami dei vaccini nelle regioni dove si è in vacanza, come il Piemonte aveva chiesto“.
Lo annuncia, su Facebook, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Nella lettera inviata a tutte le Regioni il commissario Figliuolo “invita a garantire massima flessibilità alle attività vaccinali” e si rende disponibile “al riequilibro delle dosi da distribuire“.

Il richiamo in vacanza

Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, in un’intervista rilasciata a “24 Mattino” su Radio24, ha parlato di vaccini. Nella prima parte, si è concentrato sulla questione che interessa molto gli italiani al momento, ovvero, i vaccini in vacanza, specialmente per la seconda dose. Per molti italiani infatti, la data della seconda inoculazione del vaccino anti Covid, potrebbe coincidere con il periodo in cui sono intenzionati a partire per le vacanze estive. Figliuolo, ha dichiarato: “Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga mi ha chiesto la seconda dose in vacanza, ho appena scritto la risposta, è positiva. L’ipotesi dei vaccini in vacanza è più uno spot che una necessità, già siamo organizzati per i lavoratori non residenti o chi si sposta in altra regione per lungo tempo, poi c’è flessibilità sulla seconda dose per scaglionarla.

La sfida dei vaccini contro il Covid “Si vince tra giugno e luglio. Ad agosto ci potrebbe essere una piccola flessione ma approfitto per invitare gli italiani a aderire in massa a questa campagna vaccinale che sta dando i suoi frutti”.

L’obiettivo per questa settimana è raggiungere una media di 550mila vaccini al giorno: “Dalla prossima gradualmente faremo oltre – dichiara FigliuoloAumentare si può ma è subordinato all’afflusso dei vaccini. Ad oggi, sono state somministrate oltre 39 milioni e 300 mila dosi di vaccino: gli italiani che hanno ricevuto la prima dose sono circa 26 milioni, quasi il 48%. Questo grazie alla grande efficienza raggiunta dalla macchina, con una media di somministrazioni compresa tra il 90 e il 95% delle dosi consegnate. È la bella Italia che quando si mette assieme e fa squadra, vince.

Ma c’è ancora una percentuale di persone che ancora non si sono vaccinate perché sono contrarie. A questo proposito il generale afferma: “Un tema di scettici c’è in ogni campagna vaccinale, bisogna aver fiducia della scienza, i valori degli scettici in questo momento non sono preoccupanti, si vede tangibilmente il risultato e questo sta aiutando. Siamo al 91,5% degli over 80 (con almeno una dose) e all’85% degli over 70. Ora continuiamo a cercare chi non si è vaccinato con i team mobili dell’esercito insieme alle Asl nelle aree remote”.

Poi Figliuolo ha parlato della terza dose, quando e dove si farà (secondo le sue ipotesi): “Ci stiamo organizzando come se questo vaccino durasse un anno e quindi abbiamo già opzionato, e siamo in fase acquisitiva, di concerto con l’Unione europea una quantità tale di vaccini per coprire tutta la popolazione con un’ulteriore dose e anche con una robusta riserva”. Dall’anno prossimo “si dovrà andare gradualmente verso l’ordinarietà, anche perché i ministeri e gli attori in gioco devono pian piano riabituarsi a prendersi i propri spazi e le proprie responsabilità. Dal punto di vista organizzativo vedo un passaggio dagli hub più grandi, che piano piano vengono dismessi, a un riconcentrarsi verso gli ospedali, le case delle salute, i medici di base e i pediatri, le farmacie, e anche i punti vaccinali aziendali”.

Ultima, ma non per importanza, la questione scuola. Per quanto riguarda una possibile riapertura per il prossimo anno scolastico (settembre 2021), sono in corso dei ragionamenti per riaprirla in tutta sicurezza, ma su questo fronte a decidere saranno il governo e Draghi: “siamo in uno stato avanzato di ragionamenti su quello che serve alla scuola per aprirla in massima sicurezza. Ho preso un impegno, vaccinare l’80% degli italiani a settembre. Poi vedremo, deciderà il governo e il presidente Draghi”, conclude il generale Figliuolo.


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