Denise Pipitone, i luoghi del rapimento: potrebbe essere stata rinchiusa in una stanza segreta


Dopo 17 anni dal rapimento la Procura di Marsala ha riaperto il caso del presunto rapimento di Denise Pipitone, scomparsa della quale l’opinione pubblica è tornata a parlare parecchio. L’attenzione su Denise si è riaccesa dopo la vicenda di Olesya, la ragazza russa che si è rivelata non essere Denise dopo l’esame del Dna, e da allora aggiornamenti sulla vicenda sono tati forniti regolarmente principalmente dalla trasmissione Chi l’ha Visto?.

Denise Pipitone rinchiusa in una stanza segreta?

Questa sera verranno mostrati durante la trasmissione, in onda su Rai 3, documenti inediti che parlano di quanto visto da Battista Della Chiave, testimone oculare sordomuto del rapimento di Denise Pipitone, oggi deceduto. Il video della testimonianza di Della Chiave è stato analizzato con l’aiuto di esperti della lingua dei segni, i quali hanno ricavato le sue parole attraverso cui si sarebbero riusciti a individuare i luoghi della scomparsa.

Recentemente le forze dell’ordine hanno perquisito la casa abitata, al momento del rapimento, da Anna Corona, mamma della sorellastra di Denise ed ex moglie del padre biologico. L’ipotesi attuale è che la bambina possa essere stata portata via in un’auto blu, la stessa trovata bruciata ed abbandonata, per poi essere condotta in una stanza segreta dove sarebbe stata segregata. Ricostruzione cui si è giunti proprio grazie all’analisi della testimonianza di Battista Della Chiave, che parlò di sbarre e di una porta chiusa a chiave.


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