Open day AstraZeneca, che confusione in Italia: a pagare sono sempre i cittadini


Elio e le Storie Tese al Festival di Sanremo del 1996 cantavano il ritornello “Italia sì, Italia no, la terra dei cachi”, dopo 25 anni quel ritornello si potrebbe trasformate in “open day sì, open day no, la terra della confusione“. La campagna vaccinale in Italia prosegue spedita, sono quasi 40 i milioni di italiani che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino anti covid e quasi un italiano su 4 ha completato il ciclo vaccinale.

Stop agli open day AstraZeneca

Ma come ci siamo arrivati a questi numeri? Certo con l’arrivo di sempre più dosi ma anche con un’organizzazione che ha mandato in confusione tutti i cittadini e ora anche il Governo. Il vaccino AstraZeneca, dopo i primi casi sospetti di trombosi, era stato consigliato solamente agli over 60 e soprattutto sconsigliato alle donne giovani. Ogni regione però per accelerare la campagna in visto dell’estate alle porte, ha deciso di istituire degli open day vaccinali (anche di AstraZeneca) aperti a tutti i cittadini.

Siccome quello della somministrazione per gli over 60 era solo un consiglio e non un obbligo e siccome tantissimi ragazzi si sono fiondati senza paura per fare il vaccino, ecco che i numeri della campagna vaccinale sono schizzati alle stelle. Il problema però è che qualcuno ha avuto – come si poteva sospettare – delle reazioni avverse. L’allarme è scattato dopo il caso della ragazza di Genova, di 18 anni, ricoverata in gravi condizioni per trombosi dopo aver ricevuto la somministrazione del vaccino AstraZeneca.

L’Aifa ora è chiamata a prendere una decisione definita sull’argomento. Si va verso lo stop delle somministrazioni per gli under 60, così come deciso anche dalla Regione Campania – annuncio fatto dal Presidente De Luca. “Non ci saranno Open Day con AstraZeneca. Con AstraZeneca faremo solo le seconde dosi per completare il ciclo di vaccinazioni, anche perché chi ha fatto la prima dose e non ha avuto problemi può fare tranquillamente anche il richiamo“.

Per oggi infatti era previsto dall’Asl Napoli 2 un open day AstraZeneca, prontamente annullato. Ieri però l’Asl Napoli 3 ha normalmente effettuato il proprio open day con moltissimi ragazzi che hanno partecipato. L’Italia ha fatto una gara alla vaccinazione tra le regioni, a chi faceva prima, non pensando invece di fare a chi facesse meglio. Dell’insicurezza dovuta a questi disagi chi ne pagherà ora? Sempre e solo i cittadini.


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