Pregliasco: “La variante indiana preoccupa. Dovremo convivere ancora con casi gravi”


La variante Delta di Sars-CoV-2, meglio conosciuta come variante indiana, ha fatto scoppiare di recente un nuovo focolaio in Puglia. Sono 25 i casi accertati, la maggior parte dei quali sembra essere legato alla città di Brindisi. Anche il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano, conferma che la variante indiana al momento preoccupa, anche alla luce di un focolaio rilevato a Milano che ha colpito anche un vaccinato.

Dalle valutazioni inglesi rimane ancora una protezione dalla malattia dell’80% dopo la prima dose e del 95% dopo la seconda, quindi è importante eseguire entrambe le dosi e farlo velocemente“, spiega Pregliasco all’Adnkronos Salute. In ogni caso la variante Delta “buca un po’ il vaccino, quindi permane la convivenza ancora un po’ pesante con dei casi gravi“.

Per quanto riguarda la circolazione della variante indiana in Italia, Pregliasco sottolinea quanto segue: “Il dato finora è basso, ma probabilmente è sottovalutato. Adesso dovremmo farci più attenzione. Il rischio, come ho detto fin dall’inizio è che in autunno ci sia un rialzo dei contagi, un colpo di coda del virus“.

Per questo, secondo Pregliasco, sarebbe importante anche imporre una stretta sui viaggi da e verso il Regno Unito, “per ribadire che questo liberi tutti della zona bianca non deve farci abbassare la guardia“. Per quanto riguarda le mascherine, il virologo commenta: “In Francia via l’obbligo di mascherine all’aperto dal 30 giugno? Noi aspettiamo ancora un attimo per una valutazione. Vediamo fine luglio come obiettivo per toglierle all’aperto“.


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