L’allarme dei pediatri campani: “Variante delta trova terreno fertile negli under 12, bisogna vaccinarli”


I contagi covid in Campania continuano a crescere nonostante le vaccinazioni e il gran caldo. Soltanto ieri si sono registrati 335 nuovi positivi a fronte di 14.129 tamponi effettuati. A preoccupare maggiormente è l’inizio imminente della scuola e la possibilità di diffusione del virus tra giovanissimi, spesso asintomatici, che portano il covid in casa.

In aumento anche il numero di pazienti al Santobono. Su questo si sono espressi il vice presidente nazionale della Federazione Italia dei Medici Pediatri (FIMP) Antonio D’Avino e la segretaria regionale della Campania Giannamaria Vallefuoco.

A meno di un mese dall’inizio della scuola ci troviamo ad assistere ad un aumento esponenziale dei contagi tra i giovanissimi. La variante Delta sta trovando terreno fertile nei bambini al di sotto dei 12 anni e solo correndo ai ripari subito, portando le vaccinazioni nei nostri studi, si può sperare di salvare il salvabile. Nelle prossime settimane ci troveremo sempre più spesso a visitare bambini che hanno contratto il Covid con sintomi lievi, o del tutto asintomatici ma che comunque porteranno il virus nelle famiglie d’appartenenza. Inoltre, il fatto che oggi siano asintomatici o che abbiano sintomi lievi non deve farci pensare che il Covid non sia un rischio anche per loro, non sappiamo quali possano essere le complicanze a lungo termine dell’infezione da Covid 19 in soggetti così giovani.

La soluzione è quella di convincere gli under 18 a vaccinarsi, per farlo occorre la collaborazione anche dei medici di famiglia:

L’esperienza maturata in questo anno e mezzo ci dice che sarebbe molto meglio utilizzare l’unica arma ad oggi valida contro il virus: la vaccinazione. E’ ormai essenziale che la Regione convochi la pediatria di famiglia affinché si possa mettere in campo un’azione concreta e molto rapida di reclutamento e vaccinazione per tutti gli over 12 campani. Se non si interverrà subito in questo senso, a settembre rischiamo di vivere una nuova ondata ed il nostro timore che possano ulteriormente aumentare i bambini e gli adolescenti che necessiteranno di ospedalizzazione. È evidente che solo con il rapporto fiduciario che esiste tra i pediatri e le famiglie si può sperare di raggiungere l’obiettivo. In questo modo si eviterà che quella larga fetta di cittadini campani adulti ancora non vaccinati possa essere contagiata dal “serbatoio naturale” che è la fascia pediatrica adolescenziale“.


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