L’appello di Bassolino ai cittadini: “Napoli è una città scassata. Dappertutto. Il sindaco lo so fare”


Mancano poco meno di due mesi alle elezioni comunali di Napoli che decreteranno il nuovo sindaco del capoluogo partenopeo. I sondaggi vedono in netto vantaggio Gaetano Manfredi, seguito da Catello Maresca e da Alessandra Clemente. Più staccato c’è Antonio Bassolino che si è ripresentato a sindaco della città partenopea nonostante anni trascorsi in politica sia in qualità di primo cittadino (dal ’93 al 2000) che di governatore della Campania (dal 2000 al 2010).

BASSOLINO: “NAPOLI E’ UNA CITTA’ SCASSATA”

Bassolino ha voluto spiegare la sua scesa in campo e la scelta della frase sui suoi cartelloni pubblicitari (Ancora Bassolino?) in un’intervista all’Adnkronos:

Ho deciso di ricorrere all’autoironia, anche per prevenire tutte le domande che possono essere fatte su una mia ricandidatura…Dunque, perché Bassolino? Perché Napoli ha bisogno di serietà, di esperienza, di cultura. Io mi candido come indipendente, sotto la spinta di tanti cittadini di diverso orientamento politico e anche di cittadini che da tempo non vanno più alle urne. Sono elezioni interessanti, io sono certamente il candidato più politico. Da diversi anni non ho alcun ruolo pubblico, ho attraversato momenti difficili: 19 processi, che si sono conclusi con 19 assoluzioni piene. Ma nonostante tutto ho sempre nutrito un grande rispetto verso la giustizia“.

Il programma di Bassolino, che in questi mesi ha incontrato i napoletani in strada, è semplice e prevede una collaborazione tra sindaco e governatore (collaborazione che non c’è mai stata tra de Magistris e De Luca), tutto per risollevare Napoli, definita città ‘scassata’:

Mi rivolgo a tutti i cittadini, il sindaco lo so fare. E mi candido perché Napoli attraversa momento difficile, è una città ‘scassata’ nei marciapiedi, nel bilancio. Dappertutto. La ricetta? Una piena collaborazione istituzionale. Un sindaco deve saper collaborare con la regione e col governo. Questo stile improntato alla collaborazione istituzionale penso di averlo sempre avuto, da sindaco e da governatore: ho collaborato con Prodi, con Berlusconi. Penso che questa sia la linea giusta, a maggior ragione adesso in tempo di pandemia“.


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