Virus sinciziale, niente baci e posti affollati: come proteggere i bimbi dalla malattia

Natalità. Istat


Con l’aumento dei casi di virus sinciziale gli esperti di pediatria hanno stilato una serie di raccomandazioni sui sintomi ai quali prestare attenzione e su come prevenire la malattia.

Virus sinciziale, società di pediatria: sintomi e come prevenire la malattia

Diversi sono i piccoli pazienti affetti dal virus sinciziale, un agente virale che infetta l’apparato respiratorio dei bambini, conosciuto anche per il caso della piccola Vittoria, figlia di Fedez e Chiara Ferragni. Al Santobono di Napoli si registrano quasi 300 accessi giornalieri mentre, pochi giorni fa, all’ospedale San Leonardo è deceduto un bimbo di soli 5 mesi, per complicanze causate dall’infezione.

La società italiana di pediatria ha chiarito le cause di diffusione del virus. Quest’ultimo si contrae attraverso le mucose di naso, bocca e occhi, diffondendosi facilmente da persona a persona. Quando si tossisce o si starnutisce le particelle sprigionate possono essere inalate oppure si depositano su bocca, naso e occhi.

“In particolare, l’infezione si contrae toccando con le mani le secrezioni nasali o buccali infette e quindi strofinandosi gli occhi o il naso. Il VRS può sopravvivere per molte ore sulle superfici dure come tavoli, maniglie delle porte, giocattoli e culle” – spiegano gli esperti.

I sintomi più frequenti sono la rinorrea (naso che cola, ndr), tosse secca e stizzosa ma anche febbre, non elevata nella maggior parte dei casi. Da non escludere i segni di una riduzione dell’alimentazione e le difficoltà respiratorie, in genere rilevate tra la terza e la quinta giornata di malattia.

La società segnala i principali campanelli di allarme che richiedono maggiori approfondimenti, rendendo necessario il ricorso alle strutture ospedaliere. Tra questi: “La riduzione dell’alimentazione, la presenza di episodi di apnea (momenti di interruzione del respiro) e la comparsa di difficoltà respiratoria (il bambino respira più velocemente ed è affannato, sono presenti rientramenti al torace e al giugulo, cioè è più marcata la fossetta tra il collo e lo sterno)”.

Il dottor Luigi Tarallo, primario dell’ospedale Santobono, rivolgendosi all’Ansa, ha sottolineato quali sono i comportamenti da evitare per prevenire la malattia: “I bambini troppo piccoli, con meno di un anno, non dovrebbero passare dalle braccia di un parente all’altro. Bisogna evitare tanti baci di zii e amici oltre al fumo passivo”.

L’ospedale pediatrico ‘Bambino Gesù’ aggiunge anche la necessità di lavare sempre le mani con acqua calda e sapone prima di venire a contatto con un bambino, soprattutto se si tratta di soggetti fragili. Oltre al fumo è importante tenere lontano il piccolo anche dai luoghi affollati come i centri commerciali.


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