Presidente della Repubblica, Mattarella il più votato. Salvini tratta con il PD

Sergio Mattarella


Ancora un nulla di fatto per quanto riguarda l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Le schede bianche calano a 412, ma si assiste ad un incremento di voti per diverse personalità: il più votato è stato Sergio Mattarella con 125 preferenze; Guido Crosetto, tra i fondatori di Fratelli d’Italia, ha raccolto 114 voti; Paolo Maddalena è salito a 61 voti mentre Casini si è fermato a 52. Le schede nulle sono state 22, i voti dispersi 84. Si è svolto oggi il terzo scrutinio, l’ultimo dove è necessario un quorum equivalente a 673 voti; dalla prossima tornata sarà sufficiente la maggioranza assoluta (50% + 1).

Da questo momento parte la fase intensa delle trattative trasversali tra i partiti per giungere ad un nome il più possibile condiviso, anche se in passato non sono mancate decisioni imposte sostanzialmente dalla maggioranza di turno. A scalciare è soprattutto il centro destra, che aveva proposto diversi nomi tra cui Letizia Moratti, Marcello Pera e Carlo Nordio. Dopo il veto di Enrico Letta, era spuntata Elisabetta Casellati. Restano in campo le ipotesi Casini e Amato.

Ansa, citando fonti parlamentari, riferisce di contatti da PD e Lega Nord nella persona di Matteo Salvini. L’obiettivo sarebbe quello di tenere compatta la maggioranza. Il centro sinistra vorrebbe che Salvini non dia indicazione di votare un nome comune di tutto il centro destra: in caso contrario, si considererebbe saltata la maggioranza di Governo e l’apertura della crisi.

Francesco Boccia, deputato del PD, ha affermato: “O Salvini dice con chiarezza che la maggioranza è il suo punto di riferimento oppure, se va allo scontro, va a segnare la fine della legislatura. Se passa un presidente o una presidente con 505 voti raccolti fra cambiacasacca e gruppo misto, se questo è il quadro, se si rompe la maggioranza, un minuto dopo, per quanto ci riguarda, è finita la legislatura, è una constatazione. I nomi il centrosinistra li avrebbe e sarebbero anche tanti. Ma ci mancano i voti per imporre i nostri nomi. Abbiamo ribadito più volte che il solco tracciato dal presidente Mattarella era la nostra stella polare e gli avremmo chiesto molto volentieri di restare. Così come abbiamo provato e continuiamo a provare a costruire una soluzione che metta in sicurezza le istituzioni e il Paese attorno alla figura del presidente Draghi. Poi si va in mare aperto dove si devono trovare i voti di tutti altrimenti il presidente della Repubblica non viene eletto”.

Nelle scorse ore era circolata la voce secondo cui Giuseppe Conte avrebbe affermato che il Movimento avrebbe sostenuto la candidatura di Mario Draghi. L’ipotesi è stata smentita però dai 5 Stelle con una nota ufficiale, nella quale si sottolinea una comunità di intenti tra Conte e Grillo circa la necessità di assicurare la stabilità dell’Esecutivo. Mario Draghi resta quindi Presidente del Consiglio.


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