Il Forte di Vigliena, il castello dimenticato di Napoli in un progetto di recupero


In una delle zone più nascoste di San Giovanni a Teduccio, si cela uno dei monumenti partenopei più dimenticati. Si tratta del Forte di Vigliena, costruita ad opera del viceré Juan Manuel Fernández Pacheco, marchese di Villena, da cui prese il nome. Tutt’oggi è possibile ammirare le mura del fortilizio, risalente ai primi anni del ‘700, da via Marina dei Gigli, anche se lo stato di abbandono è ben visibile. Rappresenta uno dei sette castelli “storici” della città di Napoli.

Costruito con mura alte 6 metri, la sua importanza storica è strettamente legata ad un episodio avvenuto alla fine del 18° secolo. Era il 1799 quando la fortezza venne parzialmente distrutta durante un conflitto tra i sostenitori della Repubblica Partenopea e le forze sanfediste del cardinale Ruffo. Il 13 giugno di quell’anno, infatti, tre battaglioni sanfedisti assalirono il forte. Piuttosto velocemente, i difensori all’interno del Forte di Vigliena si dimezzarono di numero. 

Vista l’impossibilità di vittoria, sembrerebbe che il cardinale Toscano, a capo dei difensori, decise di dare fuoco a tutte le polveri esplosive all’interno della struttura. In questo modo, il cardinale determinò la propria morte, quella dei difensori e, soprattutto, quella degli assalitori sanfedisti. Dall’esplosione riuscì a sopravvivere solo una persona, un difensore, che narrò in seguito la vicenda. 

Il forte, a seguito dell’esplosione, rimase abbandonato fino al 1891. In quell’anno, grazie ai due parlamentari Imbriani e Villari, il fortilizio fu proclamato “Monumento Nazionale” e sottoposto a restauro. Le condizioni di quello che sarebbe poi dovuto diventare Parco Archeologico, però, non mutarono di molto.

Forte di Vigliena, nuovi progetti per il monumento abbonato: “Grande interesse da parte della nuova amministrazione Comunale”

Al contrario, il Forte di Vigliena ha visto il suo stato di degrado aumentare giorno dopo giorno, arrivando nelle condizioni in cui si presenta oggi. Il fortino, infatti, ancora oggi è chiuso al pubblico per questioni di sicurezza, come si può intuire dalle recinzione di limitazione al cantiere. A rendere più chiare le sue condizioni di abbandono totale è la cornice di erba incolta che circonda l’ingresso. Ed è proprio tra l’erba che si trova il cartello informativo del forte con le parole dell’unico sopravvissuto all’esplosione del 1799.

Ma la situazione, dopo molto tempo, sembra che stia per cambiare. Sembra infatti che il Consiglio della VI Municipalità abbia portato nuovamente la sua attenzione sul Forte e su un possibile restauro. A confermare ciò è il Consigliere della Municipalità, Daniele Simonetti. “Ad oggi vi è grande interesse da parte della nuova amministrazione Comunale per il recupero del Forte di Vigliena.” – spiega Simonetti, il quale sottolinea che c’è interesse anche per la riqualificazione dell’area circostante. “Si assisterà ad un miglioramento che riguarderà tutta la linea di costa, non solo il fortino di Vigliena.” conclude il Consigliere, dando nuove speranze al monumento dimenticato di San Giovanni a Teduccio.


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