Nuovo decreto in arrivo, dalla fine del Green Pass all’obbligo vaccinale: cosa cambia


A Palazzo Chigi si lavora al nuovo decreto che dovrebbe essere approvato già nel mese di marzo entrando in vigore a partire dal 1 aprile 2022, data chiave per il progressivo abbandono delle restrizioni attualmente in vigore. A fornire le prime anticipazioni sul piano del Governo è ‘Il Corriere della Sera’.

Nuovo decreto dal 1 aprile 2022: cosa potrebbe cambiare

Un primo passo verso la ‘normalità’ sarà caratterizzato dalla fine dello stato d’emergenza, prevista per il 31 marzo 2022. L’intenzione dell’esecutivo è quella di non prorogare ulteriormente il provvedimento facendo venir meno l’adozione di provvedimenti emergenziali attraverso procedure rapide in via straordinaria.

Fine stato d’emergenza: cosa cambia

Quanto all’utilizzo della mascherina, l’orientamento del Ministero della Salute è quello di eliminare l’obbligo anche nei luoghi al chiuso. Probabilmente non saranno rinnovate nemmeno le ordinanze che prevedono la misura della quarantena o il tampone per chi proviene dall’estero.

Resta il nodo del Green Pass che quasi sicuramente non sarà abolito del tutto a fine marzo ma, di certo, le norme relative all’esibizione obbligatoria della certificazione saranno meno stringenti. Per bar e ristoranti all’aperto, ad esempio, non servirà più il Pass rafforzato così come per alberghi, centri congressi, sagre e fiere, piscine e palestre. Anche per i trasporti potrebbe servire semplicemente il Green Pass base (ottenibile anche tramite tampone).

L’utilizzo della certificazione potrebbe, poi, man mano essere eliminato fino ad arrivare ad un ‘liberi tutti’ o quasi verso la fine di aprile. Resterebbe, tuttavia, l’obbligo vaccinale per alcuni lavoratori e per gli over 50 fino al 15 giugno. Non è esclusa nemmeno l’eventualità di avviare una campagna dedicata alle quarte dosi per tutta la popolazione.

Dal 1 aprile anche la capienza negli stadi potrebbe tornare al 100%. Quanto al sistema di colori dovrebbe rimanere in piedi soltanto la zona rossa per intervenire tempestivamente in territori segnati da situazioni particolarmente allarmanti.


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