La Russia inserisce l’Italia nella lista dei paesi ostili: che significa e quali conseguenze rischia


La Russia ha approvato la lista dei paesi ostili inserendo, tra questi, anche l’Italia per cui risulta utile capire quali saranno le conseguenze per il nostro territorio e per tutti quelli presenti all’interno dell’elenco.

Russia, nella lista dei paesi ostili c’è anche l’Italia: che significa e quali sono le conseguenze

All’interno della lista figurano tutti i paesi che stanno commettendo azioni ostili contro la Russia, approvando e sostenendo le sanzioni. Tra questi non solo l’Ucraina e l’Italia ma tutti gli stati membri dell’Unione Europea oltre agli Stati Uniti, il Regno Unito e persino la Svizzera che ha rotto la sua tradizionale neutralità per sostenere le misure internazionali contro Mosca.

Per questo motivo, dunque, il nostro Governo, come rende noto ‘Il Corriere della Sera’, ha messo a punto tutta una serie di possibili ritorsioni che la Russia potrebbe mettere in atto nei confronti del nostro Paese. Innanzitutto, le autorità russe potrebbero negare il visto agli stranieri o sospendere quelli già attivi, rischio che ha spinto il Ministero degli Esteri ad invitare più volte gli italiani residenti in Russia a rientrare quanto prima in patria.

Quanto al settore economico, le aziende italiane presenti in Russia potrebbero essere pagate in rubli anziché nella moneta prevista inizialmente da contratto, che per l’Italia e gli altri Paesi europei, nella maggioranza dei casi, è l’euro. Il pagamento, dunque, si concluderebbe con una valuta che si è già svalutata del 45% sull’euro e che probabilmente continuerà a perdere valore.

Alcune azioni potrebbero influire anche su due temi già molto dibattuti: quello del grano e dell’energia. Russia e Ucraina rappresentano un quinto del commercio mondiale di grano e mais dunque conseguenze negative potrebbero abbattersi sulle importazioni che rischiano di essere bloccate.

Italia in stato di pre-allarme per il gas: cosa significa

Infine, quanto al problema del gas e dell’energia, l’Italia sta già testando alcune alternative valide nel caso in cui la Russia (che vede nell’Europa il primo cliente in termini di esportazione) decida di sospendere le forniture. Il Ministero della Transizione ecologica ha già dichiarato lo stato di pre-allarme per le forniture di gas in Italia, una misura di cautela volta ad avviare un monitoraggio costante della situazione energetica nazionale.


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