De Luca al governo italiano: “Con la Russia meglio non fare dichiarazioni sgangherate, bisogna misurare le parole”


Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è stato ospite a Grottaminarda in provincia di Avellino, per l’inaugurazione della nuova Autostazione. Non poteva mancare un pensiero alla guerra e ai tanti profughi ucraini che stanno arrivando anche in Campania.

DE LUCA SULLA RUSSIA INVITA ALLA PRUDENZA

Queste le parole di De Luca che fa un appello anche al governo italiano, attaccato apertamente dalla Russia:

Una giornata importante per noi e per la Campania. È un momento che non ci lascia tranquilli, abbiamo la testa alla guerra che pensavamo non dovesse più capitare in Europa. Ci auguriamo quanto prima un cessate il fuoco, vedo molta solidarietà ma poche iniziative concrete. Il bagno di sangue continua e in Italia si parla della guerra ma è come se non esistesse un prima e un dopo. Non si capisce da dove sia venuta e non si risponde a qual è l’obiettivo dell’Italia, a cosa puntiamo. Mentre noi parliamo siamo arrivati a 5 milioni di profughi, nel 2000, una di quelle migrazioni bibliche. Auguriamoci che qualche esponente nel nostro paese sia molto misurato con le parole, meglio non fare dichiarazioni sgangherate bisogna fare come fanno i tedeschi, i francesi e gli spagnoli. Stiamo accogliendo bambini, gli albergatori hanno dato possibilità di ospitare famiglie ucraine e dare loro lavoro. La guerra è la guerra, soprattutto per le donne“.

INTERVENTI A GROTTAMINARDA

Sull’importanza dell’area di Grottaminarda:

La struttura è partita 13 anni fa, senza l’impegno della Regione sarebbe stata una delle tante incompiute. Abbiamo inserito un asilo nido, servizi sociali, attività commerciali, un parcheggio interrato per 220 auto private, perché solo la manutenzione comporta problemi seri di investimenti. Prevediamo qui una stazione dell’alta velocità, l’intermodalità e diventerà un polo di sviluppo in area Zes. Non so quanti cantieri bloccati abbiamo ereditato, quest’area collega il Tirreno e il Mediterraneo, un asse essenziale per lo sviluppo dell’Italia meridionale. Abbiamo risolto il problema di una fabbrica in Irpinia che era liquidata e ora dà lavoro per il programma della Regione con l’acquisto di 1300 autobus nuovi, 800 già li abbiamo consegnati. Sono in corso le produzioni per altri 500 autobus nuovi di ultima generazione a metano e risparmio energetico, oltre che videosorveglianza. Abbiamo quasi due milioni in più di costi energetici, me lo ha detto de Gregorio. Ho visto dei lavoratori qui fuori, volevo rassicurarli che abbiamo già tre proposte. Abbiamo anche il problema degli idraulico-forestali, circa 2 mila.

Al ministro del lavoro Orlando abbiamo proposto il problema del precariato nella regione campania con oltre 13 mila precari. Abbiamo i Bros, i disoccupati storici, precari di tutti i tipi. Noi volevano definire un ruolo speciale ad elenco con tutti i precari ad esaurimento che viene svuotato a mano a mano che vanno in pensione. Un modo per garantire un lavoro stabile evitando porcherie, abbiamo raggiunto l’equilibrio del bilancio solo nel 2019. Paghiamo ogni anno 600 milioni di euro per i debiti accumulati dalla sanità campana, quasi 10 miliardi di debiti che dobbiamo pagare fino al 2034. Io debiti non li lascio. C’è molta gente che non ha nulla da fare, a me mi ballano le cervella appena mi sveglio“.


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