Comandante di Arzano minacciato di morte: due fermati, uno è il fratello di un boss


Prendere al più presto gli autori di quell’ignobile manifesto. Era questo l’obiettivo delle forze dell’ordine da giorni impegnate a capire chi fosse il mandante dei cartelli funebri che annunciavano la morte del comandante di Arzano Biagio Chiariello, da sempre in prima linea contro la criminalità organizzata.

MINACCE AL COMANDANDE DI ARZANO, FERMATO IL FRATELLO DI UN BOSS

Oggi si finalmente arrivati ad una svolta anche se il comunicato dei carabinieri non cita mai il nome del comandante ma solo quello di ‘un pubblico ufficiale minacciato con l’aggravante delle modalità mafiose’. Il nesso sembra quasi scontato e le agenzie di stampa hanno rilanciato la notizia che ad essere fermato è il fratello di un boss della zona.

Questo il comunicato:

Il 23 marzo 2022, in Arzano, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautela in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di M.M, 39enne, censurato. Nei confronti di un 21enne del luogo, con la medesima misura cautelare, è stato disposto il divieto di dimora nel territorio della regione Campania. I due soggetti sono gravemente indiziati di “minaccia a pubblico ufficiale” aggravata dalle modalità mafiose, perpetrata nei confronti del Comandante della Polizia Municipale di Arzano. I fatti si sono verificati nello svolgimento di controlli in ordine all’occupazione abusiva di alloggi popolari e abusi edilizi nel complesso abitativo della “167” di Arzano, verifiche poste in essere recentemente dal citato comando di Polizia Municipale e dalla locale Arma dei Carabinieri“.

CAMORRA A FRATTAMAGGIORE

Una faida tra clan sembra essere scoppiata nell’area Nord di Napoli come denunciato dal Comitato Anti camorra. Stese e omicidi sono purtroppo all’ordine del giorno e a finire nel mirino della criminalità organizzata sono state anche alcune pizzerie colpite con dei proiettili nelle vetrine.


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