Ucraina, De Luca: “L’America sembra voler prolungare la guerra. Draghi fa bene a cercare la pace”


Il governatore De Luca in conferenza stampa ha parlato anche della guerra in Ucraina che ormai dura da più di un mese. La sua posizione è cambiata dicendosi concorde con quanto fatto da Draghi che nei giorni scorsi ha telefonato a Putin.

UCRAINA, DE LUCA: “L’AMERICA SEMBRA VOLER PROLUNGARE LA GUERRA”

Queste le parole del governatore:

“La situazione anziché alleggerirsi nell’ultimo mese sembra aggravarsi, sopratutto per quanto riguarda l’Italia dal punto di vista delle forniture energetiche e dell’economia. Abbiamo avuto un mese nel quale vi è stata una campagna di informazione a senso unico, per quello che mi riguarda una grande mistificazione: il bene contro il male, la democrazia contro la dittatura e stupidaggini del genere. La descrizione della guerra in Ucraina non aveva né un passato, senza capire come siamo arrivati a questa tragedia, né un futuro, cosa perseguire. Devo dirvi sinceramente una volta che è stata messa in atto l’invasione della Russia all’Ucraina, la metà delle possibilità di trovare un’intesa è stata bruciata. Mi sembra poco plausibile che Putin decida di tornarsene nei propri confini. Qual è l’elemento di novità che ha portato a ciò, l’unico a mio avviso è stato la richiesta dell’Ucraina di entrare nell’Alleanza atlantica. Si doveva togliere alla Russia ogni argomento plausibile per fare un’invasione. Dalla caduta del muro di Berlino sono entrati nell’alleanza tutti i paesi che confinano con la Russia tranne l’Ucraina, che fino a 30anni fa faceva parte della Russia. La risposta dei Paesi occidentali è stata che ogni paese è libero di fare le scelte che vuole. Una grande stupidaggine perché gli stessi paesi hanno dimostrato che non è vero, ogni paese deve vedere rispettata la propria autodeterminazione, è un’alleanza difensiva, grandi mistificazioni. La Nato qualche anno fa senza l’autorizzazione delle nazioni unite ha bombardato la Serbia per 75 giorni. Non è vero che l’Occidente rispetta l’automa dei popoli perché è stata mossa una mobilitazione in Libia, ucciso Gheddafi, e poi l’intervento in Siria, in Iraq in totale illegalità sulla base di motivazioni false. In Afghanistan e dopo dieci anno lo abbiamo lasciato in condizioni peggiori rispetto a 10 anni fa, con i talebani che tagliano le teste ai filoccidentali. Il governo fantoccio si è sciolto in 24 ore senza neanche combattere. Non dovremmo parlare più con i due terzi del mondo, la Cina, l’India. In Arabia Saudita la settimana scorsa hanno ucciso oltre 80 persone in una settimana. I rapporti dei paesi devo prescindere dal giudizio sul tipo di regime.

Quello che è emerso in questo mese: c’è un popolo che sta pagando un prezzo atroce (quello ucraino) e ci sono margini ridotti di pace. Abbiamo riconfermato l’impegno ad accogliere profughi e bambini. Secondo punto abbiamo assistito ad una campagna di disinformazione. L’ultima stupidaggine Abramovich avvelenato dai russi. L’Ucraina dal punto di vista della comunicazione ha stravinto la guerra, mi domando come faccia Zelensky a trovare tempo ogni mattina per fare collegamenti con i vari Parlamenti. In questi due anni in Ucraina è arrivato un fiume di armamenti, altrimenti non avrebbe potuto resistere. L’armata rossa non riesce a fare mezzo passo avanti, è impaludata. Mentre due elicotteri ucraini sono entrati in Russia e hanno lanciato missili. Tutta la fascia dei paesi a confine con la Russia è entrata nell’Alleanza Atlantica, è ragionevole avere una situazione di neutralità dell’Ucraina. C’è una differenza di interessi tra l’America e l’Europa, gli Usa vogliono mettere in ginocchio la Russia. Hanno toni, linguaggio, che sembra che vogliono prolungare la guerra ma io dico ricordatevi il prezzo di sangue che sta pagando il popolo ucraino. Il segretario generale della Nato ha detto: se la Finlandia vuole entrare nella nato, noi faremmo un percorso accelerato. O ha problemi o sta lavorando per l’allungamento delle azioni di guerra per logorare la Russia. L’Europa ha altri interessi, vuole lasciare ai suoi figli la pace. Ha un problema energetico che non hanno gli stati uniti, gli stati uniti hanno due oceani a est e ovest non hanno problemi di sicurezza”.

LA BATTUTA SUI RUBLI

“L’Europa ha i problemi in casa e deve ricercare un compromesso, nessuno deve vincere questa guerra. Ha fatto bene Draghi a telefonare a Putin come Macron, faremmo bene a presentarci come un’area geopolitica che cerca il compromesso perché in Italia per i prossimi anni non avremmo l’autonomia energetica. Dobbiamo avere un po’ di coraggio in più e spiegare ai nostri alleati che ci sono interessi diversi. Abbiamo un lato positivo, una ritrovata unità europea e la decisione della Germania di investire in armamenti. E questo non è una buona notizia. La Russia ha detto che dobbiamo pagare il gas in rubli, non esageriamo, l’Italia rubli non ne ha. Se volete vi possiamo pagare con le figurine Panini. Sarebbe bene che anche i russi evitassero forme di ricatto, paghiamo in euro e cerchiamo di non esasperare le questioni. Se una mediazione può essere fatta la può esercitare solo l’Unione Europa. Quello che non mi torna sono il numero dei morti tra l’esercito ucraino e i russi. In guerra ognuno racconta quante più frottole possibile, direi di non chiudere gli occhi verso forme di torture fatte ai danni di prigionieri russi. Mi hanno ricordato un pilota italiano abbattuto in Iraq e gli iracheni che esibirono il pilota torturato, queste cose sono indegne. È bene che l’Italia una volta tanto faccia i filo italiani, senza schierarsi, che è la cosa che serve ai nostri figli e dobbiamo creare la pace“.


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