La stazione Bayard di Napoli nella top ten per la riqualifica del FAI

oggi la stazione Bayard in Corso Garibaldi, Napoli


La stazione Bayard di Napoli nella top ten dell’undicesima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” realizzato dal FAI. Come di consuetudine, infatti, il Fondo per l’Ambiente Italiano ha stilato una lista di luoghi tra i quali i cittadini possono, attraverso il proprio voto, eleggerne uno da recuperare dallo stato d’abbandono.

Stazione Bayard: la storia del capolinea della prima ferrovia d’Italia

Tra questo folto elenco di bellezze non valorizzate e, anzi, abbandonate in uno stato degradante c’è anche la stazione Bayard: l’antico capolinea della prima ferrovia d’Italia voluta e realizzata nel 1839 dai Borbone.

Sita a Napoli, in Corso Garibaldi, l’antica stazione faceva parte del tratto ferroviario Napoli – Portici, poi prolungata fino a Torre Annunziata e Castellammare di Stabia. Eppure non tutti sanno che i primitivi binari statali che solcavano il suolo della capitale campana ben presto cambiarono destinazione d’uso: alla caduta dei Borbone la stazione Bayard, pur restando nella proprietà delle Ferrovie dello Stato, fu assegnata al Dopolavoro Ferroviario che realizzò un Teatro che chiamò Italia.

stazione Bayard Il censimento FAI per ripristinare la bellezza della stazione Bayard

Oggi la stazione Bayard giace in uno stato di totale abbandono e degrado: posta tra l’odierna Circumvesuviana e la sede della 2 Municipalità del Comune Napoli, si mostra come un rudere sbarrato, dove la vegetazione selvatica a stento permette di intravedere il tufo di cui sono composte le sue mura.

La candidatura all’undicesimo censimento FAI nasce dalla volontà di ripristinare l’antica maestosità dell’edificio e di non far dimenticare la sua significativa storia. Tale volere poggia sull’iniziativa che da anni l’A.I.G.E. porta avanti attraverso un progetto che prevede la riemersione della vecchia stazione e l’insediamento all’interno di essa del Museo delle Comunicazioni Viarie e un centro di informazioni turistiche.

“Secondo il progetto la stazione dovrebbe essere collegata alla Circumvesuviana mediante una sorta d’ingresso d’onore rappresentando, di fatto, la porta d’accesso all’area archeologica di Ercolano e di Pompei. Sulla testata dei binari potrebbero essere collocate alcune locomotive e carrozze d’epoca come quelle che sono attualmente esposte al Museo Ferroviario di Pietrarsa” come recita il comunicato FAI.

Questo ambizioso progetto, qualora vedesse la sua piena realizzazione, porterebbe a un miglioramento dell’intera area della città: L’opera cambierebbe completamente tutta la prospettiva di questa importante zona di Napoli, attualmente immersa nel più profondo degrado, ricca di testimonianze storico-artistiche che hanno caratterizzato otto secoli di storia”.

 

 

 


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