A 15 anni vuole fare il poliziotto e gli scrive: “Siete eroi”. Gli agenti rispondono

Umberto accanto alla macchina della polizia


A quindici anni di solito non si ha piena consapevolezza del proprio futuro. Umberto nel pieno dell’adolescenza culla un sogno particolare: indossare da grande una divisa. Diventare un poliziotto o un carabiniere. Un desiderio fortissimo nato al liceo classico di Santa Maria Capua Vetere, quando in classe ascolta un agente parlare del tema della legalità. Si appassiona e nel suo futuro intravede quel tipo di carriera, una missione eroica a tutela della brava gente.

LA LETTERA DI UMBERTO

Umberto scrive una lettera dove esprime in maniera genuina la sua forte vocazione da aspirante eroe in divisa. La manda alle questure di tutta Italia, da Nord a Sud e a svariati comandi dei carabinieri. Giungono tantissime risposte di ringraziamento e di ammirazione per un ragazzo che, nonostante la sua giovane età, ha ben compreso la difficile realtà sociale che ci circonda. E scorge nell’istituzione dello Stato una medicina, un giusto modello per migliorare e difendersi da quegli schemi di devianza che provocano dolore e morte. Di seguito il contenuto della lettera che Umberto ha inviato ai suoi “futuri colleghi”:

“Buongiorno a tutti, sono Umberto Viviani, ho 15 anni e vengo da Caserta, frequento il secondo liceo classico, pratico Arti Marziali, da circa nove anni a questa parte, frequento gli scout e sono un aspirante Poliziotto. Scrivo questa lettera per far capire a tutti, l’importanza di una persona in divisa. Spesso mi capita di sentire notizie di persone in divisa, che durante il loro lavoro, sono state aggredite; di Poliziotti, di Carabinieri, che ogni giorno sui social network vengono minacciati, derisi e offesi per il lavoro che svolgono; ed ecco, io sono qui per cercare di porre fine a questa cosa. Ogni giorno sono tantissime le persone che odiano le divise, che oggi più di ieri sono contro i Carabinieri, ecc. Nella maggior parte dei casi queste persone, hanno commesso reati, hanno causato danni, non hanno rispettato le leggi e di conseguenza sono state punite.
Ora, invece, sono contro Poliziotti e Carabinieri; persone che hanno fatto e fanno semplicemente il loro lavoro. Spesso mi chiedo: ma se non ci fosse la figura di un Poliziotto, di un Carabiniere, come si dovrebbe fare? Mi rivolgo in particolar modo alle persone che sono contro le divise: come mai, quando ad esempio vi trovate in brutte situazioni, in litigi, oppure perdete la borsetta Gucci, siete subito pronti con il telefono in mano a chiamare i Poliziotti o i Carabinieri? Da questa cosa, allora, deduco che una persona in divisa debba avere rispetto solo in determinate situazioni? Poi per il resto la si può deridere ,offendere e minacciare?
Persone che, dopo aver commesso un’infrazione stradale, sono state punite con multe e altre sanzioni, e ora sono contro quell’ agente di Polizia semplicemente perché ha fatto il suo dovere; credendosi così che quel Poliziotto, ce l’abbia con loro, oppure l’abbia presi di mira. Vorrei far capire a tutte quelle persone che la pensano così, che un Poliziotto, un Carabiniere, ha una famiglia, ha dei figli a casa, e sicuramente non ce l’ha con nessuno; ha altro a cui pensare. Personalmente credo che una persona che indossa una divisa, debba avere grande rispetto, a tal punto da essere “elogiata” per il lavoro che fa. Per me, chi indossa una divisa è un eroe; persone che ci sono sempre, che appena vengono chiamati subito arrivano, che sanno intervenire in ogni situazione, che rispettano e si fanno rispettare, che si alzano la mattina presto lasciando le loro famiglie, i loro figli per compiere al meglio il loro lavoro; loro sono i veri eroi, degli eroi su cui la popolazione può davvero contare. Spesso mi viene fatta questa domanda: come mai la scelta, di vestire in futuro, una divisa? Ero al primo anno delle scuole medie, quando un Maresciallo dei Carabinieri, venne a scuola per tenere un convegno sulla legalità. Rimasi subito colpito da quella figura così autorevole; ci parlò di quanto fosse gratificante aiutare il prossimo, e di quanto fosse importante in questo la figura di un Carabiniere. Ecco, penso sia stato li, il momento in cui iniziò a sorgere in me il desiderio di vestire quest’uniforme, che era portata con tanta fierezza e tanta orgoglio da quel Maresciallo dei Carabinieri. Se un domani, durante un concorso, mi dovessero chiedere il motivo della scelta di arruolarmi, la mia risposta sarà: per essere un punto di riferimento per le persone oneste, aiutare chi ne ha bisogno, e mettermi al servizio del cittadino, sempre. Per ora, riferendomi a tutte le persone he indossano una divisa, posso dire semplicemente grazie! Grazie di tutelarci, proteggerci e difenderci sempre. Grazie di tutto, davvero. Vi voglio un mondo di bene, oggi come quindicenne, un domani invece come collega. Buona giornata, buon proseguimento di lavoro servitori dello stato! Sub lege libertas!”.


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