Positivo al covid per 471 giorni: nel suo corpo trovate tre varianti diverse


Sta facendo il giro del mondo la notizia di un uomo di 60 anni che è risultato positivo al covid per ben 471 giorni. Oltre un anno in cui il virus è rimasto nel suo corpo diffondendo ben tre varianti diverse. L’uomo è malato di cancro ed è ricoverato presso lo Yale New Haven Hospital.

Covid, paziente positivo per 471 giorni e con tre diverse varianti

Nella struttura ospedaliera, durante dei normali controlli sui pazienti, è emerso che il 60enne era sempre positivo alla stessa variante, la B.1.517. Ma questa variante già era stata superata dalle altre ad aprile del 2021 mentre risultava sempre nel corpo dell’uomo durante i tamponi effettuati. Così un team composto da epidemiologici e ricercatori ha iniziato a studiare la storia del paziente. È emerso che il primo tampone risultato positivo risaliva a novembre 2020. La cosa che però ha colpito è che in 15 mesi nel suo copro sono state trovate tre versioni geneticamente distinte del virus. Mutazioni che coesistevano tra loro e che per fortuna non si sono mai diffuse all’esterno dato che il paziente è sempre rimasto in ospedale.

Lo storia sul paziente

Come si può leggere nello studio sul paziente:

Il nostro sistema di sorveglianza ha effettuato 30 tamponi nasali da questo individuo e abbiamo sequenziato i genomi SARS-CoV-2 dal giorno 79 al giorno 471 (febbraio 2021 a marzo 2022). Il paziente ha circa 60 anni con una storia di linfoma diffuso a grandi cellule B e ha subito un trapianto allogenico di cellule staminali aploidentiche nel 2019.

All’inizio del 2020, la malattia del paziente è recidiva ed è stata avviata su un nuovo regime chemioterapico, che alla fine richiede una terapia con cellule T del recettore dell’antigene chimerico a metà del 2020. È stato notato che il paziente aveva una malattia persistente ma in miglioramento fino a novembre 2020, quando ha ricominciato a ricadere. Questo è il momento in cui il paziente è risultato positivo per SARS-CoV-2 (novembre 2020, giorno 0), probabilmente da un contatto familiare che è risultato positivo per SARS-CoV-2 due giorni prima.

Il paziente è stato sottoposto a radioterapia palliativa il giorno 278 ed è stato ricoverato tre volte dal giorno 279 al giorno 452 per complicanze legate alla neoplasia. A parte la presentazione iniziale di diversi giorni con sintomi lievi del tratto respiratorio superiore che non richiedono ossigenazione o ricovero, il paziente è rimasto asintomatico per tutta la durata dell’infezione da SARS-CoV-2. L’unico trattamento COVID-19 che il paziente ha ricevuto è stato un’infusione di anticorpi monoclonali bamlanivimab (LY-CoV555) il giorno 90, dopo di che il paziente non desiderava ottenere ulteriori terapie o vaccini COVID-19. Il paziente continua a risultare positivo per SARS-CoV-2 471 giorni”.

Intanto è stata emanata una circolare in cui la quarantena è ridotta da 7 a 5 giorni per i pazienti positivi asintomatici.


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