Napoli, salvata la vita ad una neonata di un mese: stava soffocando e non respirava più


Neonata stava soffocando a Napoli, salvata dal 118. La piccola di appena un mese non respirava più, in pochi minuti i medici si sono precipitati a casa della neonata e l’hanno salvata. A raccontare l’accaduto è stata la pagina facebook “Nessuno tocchi Ippocrate”.

Neonata stava soffocando a Napoli, salvata dal 118

118 Loreto Crispi salva una bimba di 1 mese da morte per soffocamento! – scrivono – Accade tutto stanotte, la centrale operativa “Angelo Perniciaro” di Napoli allerta ,intorno alle ore 1.00 , la postazione 118 del Loreto Crispi per “ostruzione delle vie aeree” in bimba di un mese di vita a Vico Cavaioli a Napoli. In una manciata di minuti l’equipaggio è a casa della piccola paziente, effettuano immediatamente le manovre di disostruzione delle vie aeree, la bimba riprende il respiro spontaneo”.

Alle ore 1.17 la piccola è stata affidata alle cure del Santobono di Napoli. – continuano – I nostri complimenti vanno all’equipaggio della Asl Napoli 1: Medico : Catuogno, Infermiere : Vacca Autista: Busiello. Queste sono le notizie che amiamo divulgare, i nostri complimenti vanno agli uomini e donne del servizio 118 che nonostante innumerevoli difficoltà sono presenti ,professionali e risolutivi! Bravi! Evviva il 118 della Napoli 1!“.

Neonato intrappolato in auto, la madre chiede aiuto

L’altro giorno è stata salvata la vita ad un altro neonato a Montella. I carabinieri sono intervenuti per rompere il vetro dell’auto e liberare il neonato intrappolato accidentalmente dentro. Una disavventura dal lieto fine, fortunatamente, per una madre di Montella e il figlio di pochi mesi rimasto imprigionato nella vettura.

La donna ha parcheggiato l’auto e, mentre scaricava alcune cose dalla vettura, la portiera si è chiusa accidentalmente con le chiavi rimaste all’interno e a bordo il lattante. In preda al panico, la donna non ha esitato a chiedere l’intervento carabinieri.

Dopo alcuni tentativi, in considerazione dello stato di agitazione del piccolo e della madre, con un attrezzo multiuso in dotazione alla “Gazzella”, i militari hanno dovuto infrangere il vetro della portiera posteriore per poter aprire l’auto e liberare il piccolo, in buone condizioni di salute, solo un po’ spaventato per il trambusto creatosi.


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