Verdura velenosa, scatta il sequestro al mercato di Volla: forse non è mandragora


A seguito di diversi pazienti  intossicati ricoverati all’ospedale di Pozzuoli, i carabinieri hanno provveduto al sequestro di centinaia di kg di verdura nel mercato ortofrutticolo di Volla: la sostanza velenosa ingerita potrebbe non essere mandragora ma stramonio o altra pianta simile. A renderlo noto il presidente Commissione Agricoltura in Campania, Francesco Emilio Borrelli.

Intossicati a Pozzuoli, sequestrata verdura a Volla: forse non si tratta di mandragora

Le persone intossicate avrebbero ingerito verdura velenosa, dalle foglie confondibili con i comuni spinaci, dopo averla acquistata in diversi negozi nei Comuni di Quarto e Monte di Procida. Sarebbero stati colti da problemi intestinali, allucinazioni e malori intensi.

I carabinieri della compagnia di Pozzuoli, insieme ai Nas, nella giornata di ieri hanno provveduto a ritirare, per scopi precauzionali, diverse partite di verdura da fruttivendoli e negozi alimentari dei comuni interessati. Ad oggi, invece, si sono recati presso il mercato ortofrutticolo di Volla sequestrando centinaia di kg di prodotti. Proprio lì, infatti, sarebbero state trovate partite di spinaci sospette, attualmente analizzate da una task force di esperti.

I sintomi riscontrati dai pazienti sarebbero riconducibili alla mandragora ma non è escluso che possa trattarsi di altro, come confermato da Borrelli: “Non è ancora certo che si tratti effettivamente di mandragora. Alcuni esperti non escludono che possa trattarsi anche di stramonio o altra pianta similare”.

“Proprio per questo una task force sta analizzando centinaia di kg di prodotti sequestrati a Volla per arrivare a capire in modo preciso di che pianta si tratti e come sia entrata nella filiera alimentare. Mercoledì, alle 12:00, ci sarà una commissione straordinaria per ascoltare, nella sede del consiglio regionale della Campania, i responsabili dell’Osservatorio Regionale Sicurezza Alimentare, le Asl di competenze, l’Istituto superiore di Sanità, l’Istituto zooprofilattico, gli esperti dell’orto botanico di Napoli, le associazioni di categoria e dei consumatori”.

“Sarà verificata la situazione sicurezza alimentare per dare informazioni precise ai cittadini. In quell’occasione gli esperti potranno fornirci tutte le delucidazioni e spiegazioni del caso” – ha concluso.


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