Arrestato Niko Pandetta per spaccio, chi è il neomelodico nipote del boss

Niko Pandetta


Arrestato il trapper neomelodico Niko Pandetta che minacciò con la pistola in un video (qui per vederlo) il deputato di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

Arrestato Niko Pandetta

Niko Pandetta, è un trapper neomelodico nipote del boss catanese Turi Cappello ed è stato arrestato ieri dalla polizia di Milano e ora dovrà scontare una condanna di 4 anni per spaccio ed evasione.

Tra le sue hit “Pistole nella Fendi”, inno alla malavita social e “maresciallo non ci prendi”.

A parte le parentele con un boss al 41 bus cui ha sempre manifestato sostegno, non ha preso le distanze da quella realtà ma anzi spesso l’ha celebrata nei suoi concerti, come quello di Fisciano alla vigilia di Natale 2019 in cui si espresse a sostegno dei detenuti al 41bis. Ricordiamo inoltre che è stato già condannato per spaccio” spiega il deputato Francesco Emilio Borrelli.

Per anni ha diffuso modelli criminali e mafiosi guadagnando tantissimi soldi e dando esempi pessimi. Cantava le canzoni in cui sbeffeggiava le forze dell’ordine ma poi è fuggito proprio come un vigliacco e l’hanno preso dopo poco. Mi auguro che questa volta non ci siano sconti di pena. Pandetta lo possiamo definire un vero e proprio “menestrello delle mafie”. Inneggiando alla criminalità e ai disvalori e proponendo esempi pessimi ha procurato notevoli danni sociali al paese” conclude Borrelli.

Chi è il trapper

Vincenzo Pandetta, detto Niko, è un rapper e cantante neomelodico, classe 1991, diventato famoso soprattutto nel Sud Italia. Nipote del boss mafioso – Salvatore Turi Cappello, condannato al 41 bis dal 1993 -, ha avuto diversi problemi con la legge, soprattutto per spaccio di droga.

Nelle sue canzoni, Niko racconta le difficoltà della sua vita, e parla di mafia. In passato è stato travolto dalle polemiche per una canzone dedicata allo zio, il boss Salvatore “Turi” Cappello. Il testo del brano, datato 2016 e intitolato ‘Dedicata a te’, avrebbe passaggi inequivocabili: “Zio Turi io ti ringrazio ancora per tutto quello che fai per me, sei stato tu la scuola di vita che mi ha insegnato a vivere con onore, per colpa di questi pentiti sei chiuso là dentro al 41 bis“. Niko poi si è poi detto pentito di aver scritto questo brano.

Negli anni Niko Pandetta è finito più volte in carcere per attività legate soprattutto allo spaccio di droga. L’ultimo episodio risale a ieri quando gli agenti della Squadra mobile, coordinati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Nicola Lelario, lo hanno arrestato in zona Quarto Oggiaro, notificandogli l’ordine di carcerazione emesso a seguito di una sentenza definitiva della Suprema Corte di qualche giorno fa dove si era reso irreperibile. Il cantante dovrà scontare quattro anni di carcere per spaccio di droga.


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