San Gennaro non ha fatto il miracolo: il sangue non si è sciolto


San Gennaro non ha fatto il terzo miracolo dell’anno. Il sangue contenuto nella teca della Reale Cappella del Tesoro nel Duomo di Napoli non si è sciolto per ora. La reliquia, infatti, verrà esposta ai fedeli in basilica fino ad oggi pomeriggio.

San Gennaro non ha fatto il terzo miracolo

Il miracolo di dicembre ricorda l’eruzione del 16 dicembre 1631, quando il popolo napoletano per fermare il Vesuvio invocò il Santo portando la sua statua in processione. San Gennaro fermò la lava salvando Napoli. Il miracolo di oggi è chiamato anche laico.

Perché si chiama miracolo “laico”

Il 1526 fu un anno tragico per Napoli: la città era sull’orlo del collasso a causa della guerra tra Svevi e Angioini, dell’epidemia di peste e delle eruzioni frequenti del Vesuvio. Il 13 gennaio del 1527, così, una Deputazione appositamente costituita che rappresentava tutto il popolo napoletano (i nobili e la cosiddetta plebe) firmò un vero e proprio contratto con San Gennaro presso uno studio notarile. La Deputazione si impegnava a costruire la Cappella del Tesoro di San Gennaro la quale, pur trovandosi all’interno Duomo, non appartiene alla Diocesi ma al popolo partenopeo. A San Gennaro veniva richiesta la protezione della città di Napoli.

Nonostante il patto sottoscritto da un notaio, ancora oggi conservato e consultabile, a oltre un secolo di distanza la Cappella del Tesoro non era ancora ultimata. I lavori, dopo un iniziale e veloce impulso, sostanzialmente si fermarono per mancanza di fondi. Essi ripresero proprio all’indomani del miracolo del 16 dicembre 1631. Quando il busto di San Gennaro raggiunse il Ponte dei Granili (Ponte della Maddalena), guardando il Vesuvio, il cardinale Buoncompagni espose le ampolle ed il sangue da solido divenne liquido. Secondo il racconto delle fonti dell’epoca l’eruzione si fermò in quel momento.

Da allora ogni 16 dicembre si ripete il prodigio dello scioglimento del sangue. La cerimonia si svolge all’interno della Cappella del Tesoro, dunque in un luogo che appartiene alla città di Napoli.

Cosa è successo quando ha tardato il miracolo

Vi siete mai chiesti se San Gennaro abbia mai ritardato il miracolo? Il Santo ha ritardato alla vigilia di avvenimenti storici importanti. Nel settembre del 1939 e del 1940, inizio della seconda guerra mondiale e dell’entrata nel conflitto dell’Italia; nel settembre del 1943, data dell’occupazione nazista, nel settembre del 1973, periodo della diffusione del colera a Napoli e nel settembre del 1980, anno del terremoto in Irpinia.

La tradizione vede, invece, il ritardo del miracolo di maggio non strettamente connesso con la città partenopea, ma per i napoletani la liquefazione è considerata in ogni caso come un segno di buon auspicio per il futuro, mentre il contrario è ritenuto nefasto.


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