Napoli, tassa di imbarco di 2 euro a persona. Gesac contro il Comune: “Danno per la città”

L'Aeroporto di Napoli Capodichino


Il Comune di Napoli ha introdotto la tassa di imbarco di 2 euro a passeggero per i passeggeri in transito all’aeroporto di Capodichino. Lo ha annunciato l’assessore Pier Paolo Baretta che ricorda come “l’istituzione della tassa di imbarco di 2 euro a passeggero a favore del Comune di Napoli fa parte, assieme all’aumento dell’Addizionale Irpef, degli impegni assunti col governo in occasione della stipula del patto per Napoli, che prevede la erogazione da parte dello Stato di circa 1,3 miliardi di euro con i quali si è potuto evitare il dissesto”.

A Napoli la tassa di imbarco di 2 euro a passeggero

L’amministrazione e la Gesac esprimono tuttavia delle preoccupazioni sugli effetti di tale tassa sulle presenze di turisti a Napoli. L’assessore Baretta continua: “Il Comune, su sollecitazione di Gesac, ha dichiarato nei giorni scorsi la propria disponibilità ad una interlocuzione col governo al fine di ridurre le eventuali conseguenze che tale provvedimento – necessario dal punto di vista del bilancio è obbligato dalla stipula del patto – potrebbe comportare nella economia della città. A tal fine si ritiene necessaria una politica nazionale omogenea (proprio in queste ore il Comune di Venezia ha incrementato la tassa aeroportuale di ben 2,5 euro!) e, nelle more, la copertura dei mancati introiti che un diverso approccio al tema determinerebbe, non sostenibili dal bilancio comunale”.

Gesac contro il Comune di Napoli

Da parte sua Gesac, la società che gestisce l’Aeroporto di Napoli, eprime sconcerto per l’approvazione della delibera e parla di “danno per la città”. Gesac continua: “Tale provvedimento è stato assunto mentre sono ancora in corso interlocuzioni con il Governo per individuare una soluzione che, nel pieno rispetto del “Patto per Napoli” che prevede tale aumento, consenta almeno di differirne l’attuazione all’inizio del 2025. La delibera ha di fatto interrotto il dialogo con la società di gestione aeroportuale che aveva proposto soluzioni alternative, anche alla luce della posizione assunta dall’AICALF (Associazione Italiana Compagnie Aeree Low Fares), in una lettera inviata il 29 novembre scorso al sindaco e agli Assessori competenti, a cui risulta non è mai stata data risposta”.

Il Patto per Napoli

La Legge di Bilancio 2022 ha stabilito il Patto per Napoli, che consiste in un contributo di oltre un miliardo e 231 milioni ripartiti in 21 anni, a fronte dei quali il Comune dovrà impegnarsi a recuperare risorse per un quarto dei fondi erogati dallo Stato. L’obiettivo nei prossimi anni è realizzare maggiori entrate e per farlo si punterà tra varie misure: riscossione, patrimonio, partecipate, riorganizzazione dei servizi e aumento degli investimenti.


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