Patto per Napoli, arrivano oltre 1,2 miliardi. Manfredi esulta: “Occasione storica”

Gaetano Manfredi


Sono state illustrate in Consiglio Comunale le linee guida dell’accordo tra Governo e Comune di Napoli – previsto dalla Legge di Bilancio 2022 – che porterà alla città un contributo di oltre un miliardo e 231 milioni ripartiti in 21 anni, a fronte dei quali il Comune dovrà impegnarsi a recuperare risorse per un quarto dei fondi erogati dallo Stato. L’obiettivo nei prossimi anni è realizzare maggiori entrate e per farlo si punterà tra varie misure: riscossione, patrimonio, partecipate, riorganizzazione dei servizi e aumento degli investimenti.

Patto per Napoli, Manfredi: “Occasione storica”

“Un piano molto articolato – dichiara il sindaco Gaetano Manfredi ai microfoni del canale YouTube del Comune di Napoli – che sicuramente mette in sicurezza le finanze del Comune, evita il dissesto con tutte le conseguenze gravi che comporterebbe dal mancato pagamento dei creditori, alla liquidazione delle partecipate, alla svendita del patrimonio. Quindi un intervento molto strutturato che è basato essenzialmente sul miglioramento della riscossione e sulla valorizzazione del patrimonio. È un’occasione storica per Napoli, per rimettere a posto le casse del Comune, che è la precondizione poi per poter creare realmente sviluppo”.

L’Assessore al Bilancio, Baretta: “Chiediamo che questi soldi non pregiudichino il fatto di averne altri”

Il passaggio in Consiglio Comunale è propedeutico alla firma del Patto per Napoli, che consentirà alla città di avere i fondi per ripartire. Pier Paolo Baretta, Assessore al Bilancio, in proposito ha detto:

“Presentiamo il piano che serve a fare l’accordo col Governo che è previsto dalla Legge di Bilancio in maniera tale da sbloccare i finanziamenti. Sono oltre il miliardo e duecento milioni che dobbiamo avere. Chiediamo al Governo che queste tranche annuali vengano erogate entro il 31 marzo di ogni anno per poter prevedere. E chiediamo anche che questi soldi non pregiudichino il fatto di averne altri perché poi lo Stato mano a mano mette a disposizione ulteriori risorse. Agiremo sul patrimonio, agiremo sulla riscossione e faremo in modo che l’intervento fiscale sia il minimo possibile. Abbiamo davanti due o tre anni in cui bisogna dare una svolta. Noi abbiamo 880 milioni di multe non pagate, 770 milioni di Tari non pagata. Insomma, lo spazio per condividere il percorso c’è per tutti”. 


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