Spettacolo a Napoli: l’aeroporto di Capodichino incanta con i reperti archeologici esposti


Nella mattinata di ieri all’aeroporto Napoli – Capodichino è stato inaugurato il nuovo spazio espositivo in sala imbarchi, caratterizzato da alcuni reperti archeologici dell’Università L’Orientale, provenienti dal Museo Umberto Scerrato. Un vero spettacolo per gli occhi di turisti e cittadini che, prima ancora di mettersi in viaggio, potranno immergersi nell’arte e le tradizioni di altre culture.

Napoli, all’aeroporto di Capodichino uno spazio espositivo con reperti archeologici

Il taglio del nastro dell’area espositiva è avvenuto alla presenza del rettore Roberto Tottoli e dell’amministratore delegato di GESAC Roberto Barbieri. Questa si compone di alcuni dei reperti più significativi del Museo dedicato all’archeologo Umberto Scerrato che comprende un’ampia sezione islamica, cinese, dell’Africa orientale, Vicino Oriente e India.

Oggetti preziosi che, a rotazione, saranno sostituiti periodicamente da altri magnifici reperti. Attualmente, i passeggeri in partenza potranno ammirare: le ricostruzioni tridimensionali di una giara e una bottiglia in ceramica della fine del III millenio a. C, scoperte in una tomba a Mahal Teglinos (Sudan orientale); una coppa in ceramica invetriata e una brocca in bronzo, entrambe islamiche, provenienti da Khurasan; una brocca e una coppa in porcellana cinesi.

Reperti archeologici all’aeroporto di Capodichino

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Accanto all’area espositiva è stato, inoltre, installato un totem multimediale che, attraverso brevi filmati a circuito continuo, mostra le sedi dell’Università L’Orientale, illustrandone le collezioni museali. Un modo per far conoscere non solo il vasto patrimonio artistico che caratterizza la nostra città ma anche l’eccellenza del polo universitario partenopeo.

I saperi e le ricchezze de L’Orientale si aprono sempre di più alla città, così come faremo a breve con il Festival delle Lingue, a chi viene a visitarla. Questa iniziativa, realizzata in un luogo strategico, è un ulteriore tassello in tal senso.  Con la Gesac non è l’unico progetto che condividiamo perché ne abbiamo altri in programma, che porteremo avanti con orgoglio perché la Gesac è una delle eccellenze del nostro territorio. Chiunque ami viaggiare non può non amare le culture e le civiltà del mondo, che nel nostro Ateneo ci impegniamo a far conoscere ormai da quasi tre secoli” – dice il Rettore de L’Orientale Roberto Tottoli.

“L’aeroporto è un luogo inclusivo, un crocevia di culture e linguaggi e l’Orientale rappresenta da sempre, per la nostra città, una finestra sul mondo. Ci è sembrato naturale stringere un rapporto di collaborazione che, oltre a promuovere e valorizzare le collezioni museali e la conoscenza dell’Ateneo, prevede iniziative come conferenze, summer school e attività di ricerca che rafforzano il nostro legame con il territorio e migliorano l’esperienza di viaggio dei passeggeri ai quali regaliamo un frammento della più antica scuola di sinologia ed orientalistica d’Europa – commenta Roberto Barbieri, Amministratore delegato di GESAC.


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