Terremoto a Napoli e Pozzuoli: perché ai cittadini non è arrivato il messaggio di allarme


“Perché non è arrivato il messaggio di IT-Alert?”: è la domanda che in molti, a Napoli e Pozzuoli, si sono posti a seguito delle ultime scosse di terremoto registrate, avvertite pochi minuti dopo le 11 nella mattinata di oggi. Il Sistema di Allarme Pubblico Nazionale è stato testato in Campania proprio lo scorso 12 settembre ma se in corrispondenza dell’evento sismico non è stato azionato c’è un motivo ben preciso.

Terremoto a Napoli e Pozzuoli: perché non è arrivato il messaggio di allarme

IT-Alert è il sistema di allarme pubblico di cui si sta dotando l’Italia con il compito di informare i cittadini, in tempo reale, su eventuali emergenze registrate nella propria Regione. Nasce da una direttiva europea, il Codice della Comunicazione Digitale che il nostro Paese, come altri Stati membri, sta recependo.

Non si tratta di una app ma di un sistema di avvisi di emergenza che usa la tecnologia cell-broadcast inviando messaggi a tutti i cellulari presenti in una certa zona interessata da un potenziale pericolo, quali gravi emergenze o catastrofi in corso. Il tutto in maniera gratuita ed automatica, senza il bisogno di effettuare alcuna registrazione.

Innanzitutto il motivo per cui i residenti delle zone di Pozzuoli e Napoli non hanno ricevuto alcun SMS, in corrispondenza del sisma, risiede soprattutto nel fatto che il sistema di IT-Alert non è ancora operativo ma lo sarà soltanto a partire dal 2024, in data da definirsi.

LEGGI ANCHE
It-Alert, dalle eruzioni ai forti temporali: quando saranno inviati i messaggi d’allarme

A ciò si aggiunge il fatto che l’sms di allerta non sarebbe arrivato sui cellulari degli interessati nemmeno in piena operatività del servizio. Il suono d’allarme generato da IT-Alert, infatti, si attiverà soltanto in caso di specifici fenomeni quali: maremoti generati da sisma; attività vulcaniche dei nostri Vesuvio, Campi Flegrei e Vulcano Stromboli; possibili incidenti nucleari o emergenze radiologiche; collassi di grandi dighe; precipitazioni intense che potrebbero rappresentare un grave pericolo.

Dunque, l’alert risuonerà soltanto nei casi più gravi e per fenomeni catastrofici relativamente prevedibili (come il rischio maremoto a seguito di un forte sisma). Non rientrano, invece, nei messaggi terremoti e eventi sismici legati al fenomeno del bradisismo.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI