Alessia morta a 21 anni dopo l’intervento al seno, il fidanzato: “Sognavamo un figlio”


Si è spenta a soli 21 anni Alessia Neboso, la ragazza di San Pietro a Patierno morta a seguito di un intervento al seno, poco prima di quel matrimonio tanto sognato con Mario, il suo fidanzato. Con lui viveva in Francia ma era tornata a Napoli per sottoporsi all’operazione dell’11 settembre scorso.

Alessia Neboso morta dopo l’intervento al seno: il dolore del fidanzato

Sul decesso della giovane, di professione estetista, la magistratura ha aperto un fascicolo d’inchiesta per risalire alle cause della morte e alle presunte irregolarità nelle modalità d’intervento e di soccorso. A chiarire le dinamiche della tragedia saranno i risultati dell’autopsia.

Alessia era stata operata in una clinica napoletana, iniziando ad avvertire i primi malesseri a pochi giorni dall’operazione, tra febbre alta, spossatezza e disturbi intestinali. Sintomi poi degenerati fino all’arrivo in codice rosso al pronto soccorso della casa di cura Villa dei Fiori di Acerra. Qui la 21enne sarebbe deceduta a causa di un arresto cardiaco, causato da una gravissima infezione in atto.

“Mi disse che voleva rifarsi il seno, non sono mai stato d’accordo, eravamo tutti contro perché lei era una bellezza soprannaturale. Per me c’era solo lei. Ma era il suo complesso, piangeva tutti i giorni davanti allo specchio. Questo seno è stato la sua rovina – ha detto tra le lacrime, a La Vita in Diretta, il fidanzato di Alessia.

“Mi chiamò mio padre dicendomi di scendere perché Alessia mi voleva. Andai in ospedale e la vidi tutta piena di tubi. Tre secondi la guardai e me ne andai, non la volevo proprio vedere così. Non mi avvicinai al letto e di questo me ne rammarico. Pensai che si sarebbe svegliata, che avremmo mangiato la pizza, la mozzarella insieme”.

“Io voglio solo giustizia. Ormai Alessia non me la dà più nessuno. Devono prendere le chiavi e buttarle proprio. Tu, chirurgo famoso, fai morire mia moglie? Voglio sapere perché l’hanno portata a Villa dei Fiori se c’erano ospedali più vicini e perché quando le è salita la febbre l’ha mandata di nuovo a casa sapendo che non era normale. Deve rispondere a questo. Lo devono arrestare, gli devono togliere tutto come lo hanno tolto a me – continua.

Racconta, poi, del loro sogno di sposarsi ed avere un figlio: “E’ la prima volta che lo dico, non lo sa nemmeno la famiglia. Io avevo intenzione di fare un bambino con lei. Lei mi chiese di aspettare perché voleva rifarsi il seno. Mi ha scioccato. Ieri andai nella sua camera e ho sentito che c’era proprio lei che mi guardava. Mi sono messo sul letto con il primo pupazzo che gli comprai quando sono sceso qui a Napoli, aveva ancora il suo odore”.

“Io e Alessia ci siamo conosciuti a 15 anni, subito mi innamorai, già pensavo che l’avrei sposata. Passavamo tutti i giorni insieme. Quando incominciavamo a parlare si allontanava tutto, eravamo soli io e lei. Mi hanno strappato il cuore dal petto. Mi manca il suo sorriso, i suoi occhi, l’odore dei suoi capelli, tutto. Prima avevo degli scopi, ora non ho niente. Vorrei dire che non ho più voglia di vivere ma non lo dico perché lei non vorrebbe questo. Il mio scopo ora è avere giustizia, la devono pagare e devono marcire in galera”.


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