Rinasce il cinema Flaminio di San Giorgio, via all’acquisto e ai lavori: cosa diventerà


Nuova vita per il Cinema Flaminio, la storica struttura di San Giorgio a Cremano, che si trasformerà in un nuovo cine-teatro pubblico aperto alla cittadinanza. Ad annunciarlo è stato il sindaco Giorgio Zinno.

Rinasce il Cinema Flaminio di San Giorgio: cosa diventerà

Il Consiglio Comunale ha approvato – con l’unico voto non favorevole del Movimento 5 Stelle – l’autorizzazione all’acquisto del Cinema Flaminio. Uno storico spazio sangiorgese che per decenni ha rappresentato un luogo di cultura, incontro e divertimento che tornerà a rivivere nelle vesti di un cine-teatro pubblico al servizio di tutti.

Dopo questo primo e importante passo, il percorso prevede l’accensione del mutuo e il completamento dell’acquisizione mediante rogito notarile che sarà completato entro la fine di quest’anno. Seguiranno poi alcuni lavori di ristrutturazione per la rifunzionalizzazione della sala.

Il consiglio comunale sarà poi chiamato nuovamente ad esprimersi sulle modalità di gestione che, nelle intenzioni dell’amministrazione, dovrà essere pubblica. Il nuovo cine-teatro avrà a disposizione circa 500 posti e ospiterà spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche ma anche tanti eventi, conferenze ed iniziative di formazione.

“La nostra idea è una riapertura che rispetti la storia del Flaminio ma guardando al futuro ricostruendo uno spazio teatrale che possa essere punto di riferimento delle tantissime realtà culturali del territorio” – ha dichiarato il primo cittadino di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno.

Il nostro obiettivo non è solo far rinascere il Cinema Flaminio ma anche reinventarlo, rendendo disponibile per l’implementazione delle attività del Premio Troisi, dei progetti delle scuole e delle associazioni del territorio. Oggi, grazie al sostegno del Consiglio Comunale e al lavoro congiunto dell’amministrazione e dell’ufficio tecnico, sono state gettate le basi per un progetto ambizioso: trasformare il Flaminio in un luogo di cultura accessibile, inclusivo e di qualità”.


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