Conte e il megafono: “Dovevo ringraziarli, se non avessi parlato saremmo ancora lì”

Napoli-Juve, Conte in conferenza stampa torna sulla questione megafono


Il tecnico del Calcio Napoli, Antonio Conte, ha parlato nella conferenza stampa di presentazione della sfida di sabato contro la Juventus, in programma allo stadio Maradona con calcio d’inizio alle ore 18.

Il tecnico salentino è tornato a parlare del post Atalanta, ed in particolare dell’accoglienza incredibile dei supporters partenopei, che ha ringraziato parlando loro al megafono.

Conte in conferenza stampa: “Il megafono me l’hanno passato. Sono situazioni che ti fanno capire dove sei”

Queste le parole di Antonio Conte:

“Puntualizziamo. Io non ho preso il megafono, mi è stato consegnato. Qualcuno potrebbe pensare che fosse nella mia valigia. Mi è stato dato per dire due parole, dato che al giorno d’oggi ringraziare è sempre meno comune.

È difficile sentirlo, ma è il minimo che potessi fare per me e la squadra, ringraziare i tifosi che prima e dopo il viaggio a Bergamo si sono riversati in maniera incredibile.

Mi è stato chiesto perché, sinceramente, saremmo ancora a Capodichino se non avessi detto qualcosa.

Sono situazioni che ti fanno capire dove sei, la passione che c’è, come viene vissuto il calcio e sono sicuramente cose che ti porterai sempre con te, a prescindere, nella tua vita. Stiamo parlando di una partita, la seconda di ritorno, quindi ringrazio ancora, a nome anche dei calciatori, tutta quella gente che ha sacrificato il proprio tempo per salutarci. Mi sono sentito in dovere di ringraziare chi fa sacrifici per il Napoli”.

Lei ha giocato Napoli-Juve da avversario, ha avuto la sensazione che qui non è una partita normale?

“Io ho percepito anche che Napoli-Atalanta non era normale, Napoli-Verona, Napoli-Roma non erano normali (ride, ndr), sto percependo che non dico che lottiamo contro tutti in ogni partita… (ride, ndr), ma non c’è proprio una partita in particolare, dobbiamo considerare ogni gara come quella per i tre punti. Sono partite che servono anche per l’autostima, per vedere a che punto siamo, come a Bergamo, sapendo che sono ad altissimo livello di difficoltà e bisogna tenerlo bene a mente e la Juve è un avversario tosto, nessuno l’ha battuta”.


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