Ucciso davanti scuola nel Napoletano, chi era Milko: aveva 56 anni e amava l’ex del killer
Apr 07, 2025 - Veronica Ronza
Milko Gargiulo, la vittima dell'omicidio di Marano
Si chiamava Milko Gargiulo la vittima dell’omicidio avvenuto questa mattina a Marano di Napoli: l’uomo sarebbe stato ucciso mentre si trovava in auto, proprio nei pressi della scuola Papa Luciani. Stando alle prime indiscrezioni si tratterebbe di un delitto passionale.
Omicidio a Marano: ucciso Milko Gargiulo
Milko Gargiulo, papà di due figlie, aveva 56 anni, viveva nella zona collinare della città ed era molto noto nell’ambiente delle palestre napoletane. Da qualche tempo intratteneva una relazione sentimentale con una donna, ex compagna dell’uomo che avrebbe esploso il fuoco contro di lui in mattinata, stroncandogli la vita sul colpo.
Gargiulo era, infatti, alla guida della sua auto, nel bel mezzo del traffico cittadino, quando sarebbe stato avvicinato dallo scooter con a bordo l’uomo che non avrebbe esitato a premere il grilletto. Il tutto in pieno giorno, mentre decine di ragazzi si apprestavano ad accedere all’istituto scolastico poco distante.
Subito dopo, in una zona isolata dei Camaldoli, nei pressi dell’ospedale Monaldi, è stato trovato il cadavere del killer che, una volta compiuto l’agguato, si sarebbe tolto la vita. Pare che avesse prima inseguito l’uomo per poi freddarlo con almeno cinque colpi di pistola, togliendosi infine la vita.
Sparano in pieno giorno, in strada trafficata e dove i bambini si recano a scuola. Avrebbero potuto fare una strage. Qui è in corsa una vera guerra, i cittadini sono in balia dei cowboy impazziti con i proiettili che potrebbero partire in ogni direzione e in ogni luogo. Si pensa alla corsa agli armamenti quando bisognerebbe utilizzare tutte le risorse possibili per fermare l’avanzata della criminalità. Troppi pochi gli agenti sul territorio, così come i presidi di legalità e le caserme che continuano a chiudere ed hanno anche il coraggio di dire che di aver mantenuto le promesse. Se hanno promesso di dar manforte ai criminali, allora si li hanno mantenute” – ha commentato il deputato Francesco Emilio Borrelli.