Incinta di 7 mesi, scopre che il suo bimbo è morto e si sente male: ha perso la vita a 32 anni
Mag 05, 2025 - Veronica Ronza
Martina, la giovane mamma morta a Vibo Valentia
Una tragedia che ha scosso l’intero Sud Italia è quella che si è verificata a Vibo Valentia, in Calabria, con la morte di Martina Piserà, una giovane mamma di 32 anni stroncata da un arresto cardiaco dopo aver appreso che il cuore del piccolo che portava in grembo aveva smesso di battere per sempre.
Vibo Valentia, mamma morta a 32 anni insieme al suo bimbo
Stando a quanto emerso, nella notte tra il 3 e il 4 maggio, la donna, al settimo mese di gravidanza, era stata accompagnata al vicino pronto soccorso in preda a forti dolori. La 32enne pare si fosse allarmata in quanto non riusciva a sentire più i movimenti del suo bambino. Un triste presentimento che sarebbe poi stato confermato poco dopo dai medici che hanno preso in carico la giovane mamma: il piccolo giaceva ormai privo di vita nel suo grembo.
Una notizia che non ha fatto altro che peggiorare la situazione di Martina che, già sofferente, sarebbe stata colpita da un grave malore. A causarne la morte sarebbe stato un arresto cardiaco che non avrebbe lasciato scampo alla giovane, nonostante i tentativi messi in campo dall’equipe medica per rianimarla.
“L’amministrazione comunale di Filandari esprime profondo cordoglio per la tragica e prematura scomparsa di Martina Piserà, una giovane donna, in attesa di una nuova vita, che ci ha lasciati in circostanze che hanno profondamente colpito e commosso l’intera comunità” – si legge nella nota diffusa dall’Amministrazione Comunale Filandari.
“In questo momento di dolore immenso, ci stringiamo con affetto e rispetto alla famiglia e a tutte le persone che le erano vicine, partecipando al loro lutto con sincera commozione. Per onorare la sua memoria e quella del bambino che portava in grembo, invitiamo tutta la cittadinanza a unirsi in un momento di silenzio e raccoglimento. Non ci sono parole che possono colmare un vuoto così grande ma come comunità possiamo far sentire la nostra vicinanza e il nostro abbraccio a chi soffre”.
