Quattro Altari nell’anno del Giubileo: Torre del Greco si fa “grembo di speranza”
Giu 10, 2025 - Gabriella Licenziato
Quattro Altari, la festa di Torre del Greco nell'anno del Giubileo
La Festa dei Quattro Altari di Torre del Greco, in programma dal 27 al 29 giugno 2025, rappresenta un importante evento religioso e culturale per la comunità torrese. Quest’anno, la celebrazione si inserisce nel contesto del Giubileo, un periodo di rinnovamento spirituale per la Chiesa cattolica.
I Quattro Altari a Torre del Greco: un percorso di fede e arte nel Giubileo della Speranza
L’edizione 2025 della Festa dei Quattro Altari si inserisce nel contesto del Giubileo, offrendo un’opportunità per riflettere sul messaggio di speranza e rinnovamento spirituale. La festa sarà inaugurata sul sagrato della Basilica Pontificia di Santa Croce con la benedizione dell’altare, sottolineando la Solennità dell’Ottava del Corpus Domini proprio durante l’anno Santo del Giubileo.
In un tempo di difficoltà e incertezze, la speranza diventa una forza vitale per guardare al futuro con fiducia.
Origini e significato spirituale
Come ha avuto inizio questa tradizione? La festa trae origine dalla solennità del Corpus Domini, istituita da Papa Urbano IV nel 1264 per celebrare la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia. A Torre del Greco, la tradizione si è evoluta in una manifestazione unica, caratterizzata dalla costruzione di quattro altari monumentali in diverse zone della città, simbolo di fede, creatività e arte del popolo torrese. Quest’anno gli altari si distinguono per la loro straordinaria suggestione artistica e spirituale, diventando veri e propri capolavori che incantano e commuovono.
Quattro altari: viaggio nell’anima della festa sacra
Ogni altare, frutto della creatività e del lavoro degli artisti torresi, rappresenterà un tema sacro e suggestivo. Il Bozzetto dell’altare di Alfonso Raiola intitolato “Il pane della misericordia” si presenta come una potente sintesi simbolica del cammino umano alla ricerca del senso dell’esistenza. Al centro della composizione emerge il tema del pane, segno dell’Eucaristia, spezzata per l’uomo, dono d’amore e sacrificio.
Nel cuore della fede cristiana, l’Eucaristia rappresenta il dono più alto e prezioso che Cristo ha lasciato all’umanità, è questo il tema cardine del bozzetto di Antonino Ammendola con “L’Eucarestia, porta di speranza per la carità“. Come sfondo si staglia la maestosa Basilica Pontificia di Santa Croce, che da secoli custodisce fede e tradizioni del popolo torrese.
Evocativo è il bozzetto di altare intitolato “Il Pane della Vita” di Filippo Romito. Una rappresentazione simbolica e spirituale che pone al centro le mani di Dio: forti, accoglienti e piene di luce.
Caratteristico è anche il bozzetto di Francesco Scognamiglio, “Chi mangia questo pane vivrà in eterno“. L’artista propone un altare ispirato all’architettura gotica. Al centro, la figura del Cristo che spezza il pane, è il cuore dell’altare e invita alla partecipazione viva del Mistero.
Il simbolo della carità cristiana ricorda che l’Eucaristia non è mai fine a sé stessa, ma si traduce in amore concreto verso i fratelli.
Arte e Fede nei Tappeti
In occasione della solennità del Corpus Domini, le strade si trasformano in veri e propri percorsi spirituali attraverso i Tappeti Artistici, opere che uniscono bellezza, simbolismo e devozione.
“Luce oltre le rovine” di Sergio Eco (Palazzo Baronale) rappresenta un forte messaggio di fede nel dolore e nella distruzione della guerra.
Suggestivo è il tappeto “Grembo di una nuova umanità” di Antonio Caso (Chiesa di Santa Maria del Pianto). Raffigura Papa Francesco che apre la Porta Santa, dando inizio al cammino giubilare.
Simbolico è anche “Speranza Divina: La Madonna e il Sacro Mistero” di Raffaele Panariello (Chiesa di San Filippo Neri). La Vergine con Gesù Bambino rappresenta pace e l’Eucaristia evoca il sacrificio di Cristo. La bambina, figura centrale del tappeto, incarna la purezza della fede.
E infine “Corpus Domini, Misericordia e Carità” di Vincenzo Borrelli (Chiesa del Rosario) ha scelto di rendere omaggio alla carità attiva. Santa Teresa di Calcutta e San Vincenzo Romano sono raffigurati come esempi di dedizione agli ultimi. Tutti i tappeti sono preghiere visive che parlano al cuore dei fedeli, unendo arte e spiritualità.
Unione di fede, arte e comunità
La festa rappresenta un momento di coesione per la comunità torrese, unendo fede, arte e tradizione. Artisti locali e nazionali, tra cui Peppe Iodice, Amedeo Colella, Gabriele Esposito, Teresa De Sio, Nello Daniele, Marco Zurzolo, The Kolors e Andrea Sannino, parteciperanno agli eventi, sottolineando l’importanza culturale della manifestazione non soltanto nel panorama cittadino.